Concorso Conte, Iene: “Premier e Alpa erano legati da interessi economici, un progetto di parcella lo…

Giuseppe Conte, per stroncare i dubbi su un’eventuale comunanza di interessi economici tra i due, ha sempre sostenuto che ognuno aveva fatturato per conto suo.

Giuseppe Conte, Via Sardegna, 38, Roma’”.

Il documento riporta "la richiesta di pagamento dell’intera cifra di 26.830,15 euro su un unico conto corrente.

“Quel documento – sostengono Le Iene – conferma anche un’altra circostanza su Giuseppe Conte non avrebbero detto la verità. (Il Fatto Quotidiano)

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Il documento però sembra raccontare un’altra storia: la lettera ha un unico numero di protocollo, è inviata a un unico studio legale, presso un unico indirizzo. Giuseppe Conte, Via Sardegna, 38, Roma'". (Adnkronos)

«Il documento mostrato dalle Iene non vale a dimostrare il contrario ed è una chiara sciocchezza che esso smentisca la ricostruzione sin qui fornita dal Presidente Conte. Il concorso vinto nel 2002 da Giuseppe Conte non è stato viziato da alcun conflitto di interesse». (Open)

Per primi a tirar fuori la storia furono un anno fa i giornalisti di Repubblica (quando Conte era un “nemico” a capo del Governo giallo verde) secondo cui Conte sarebbe stato promosso docente ordinario presso l’Università di Firenze da una commissione di cui faceva parte Guido Alpa, docente che con Conte divideva lo studio di Roma (Panorama)

Chi è Guido Alpa? Tra i giuristi del nostro Paese, quella di Guido Alpa è senza dubbio una delle figure più di spessore. (Money.it)

Ora però Le Iene tornano all’attacco con quella che sembra una vera e propria pistola fumante. Il punto sono, come già nella prima puntata, i dubbi sulla compatibilità con il ruolo di commissario d’esame del professor Alpa, amico personale del premier (Open)

Prima di entrare nel merito della famosa parcella intestata a Conte e al professor Alpa bisogna fare un passo indietro. Le Iene hanno infatti rinfrescato la memoria allo stesso Conte parlando della causa del 2002, nella quale Guido Alpa e Giuseppe Conte hanno entrambi difeso l’Autorità garante della privacy. (ilGiornale.it)