Napoli, fine del culto dei Sibillo. TUTTI I NOMI DEI 29 INDAGATI

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I Sibillo si erano anche appropriati di una residenza per anziani che gestivano a loro piacimento.

Il gip Luana Romano, accogliendo le richieste della Dda di Napoli, ha ricostruito la storia criminale del clan Sibillo, satellite dei Contini che sono anche nel cartello dell’Alleanza di Secondigliano.

Le intercettazioni danno la dimensione del clima di violenza attraverso il quale costringevano i commercianti a pagare il ‘pizzo’. (Cronache della Campania)

Se ne è parlato anche su altri media

In un caso, come testimoniato dalle indagini che oggi hanno portato all'esecuzione di 21 arresti di altrettanti affiliati al clan Sibillo, un commerciante vittima di estorsione è stato trascinato davanti all'altare, realizzato all'interno di un palazzo in vico Santi Filippo e Giacomo soprannominato "il palazzo della buonanima", e lì costretto a inginocchiarsi e a riconoscere il potere e la supremazia del gruppo. (ROMA on line)

cronaca. E' uno dei gruppi chiamati 'paranza dei bambini', i cui componenti sono giovanissimi diventati in brevissimo tempo baby boss. (TG La7)

Sequestrati nell'operazione anche tutti gli oggetti presenti nel palazzo e riconducibili al clan, tra cui il busto che riproduceva il volto di Emanuele Sibillo Era proprio davanti a quell'altarino che poi venivano fatte le richieste estorsive del clan: pagare ed essere lasciati in pace. (Fanpage.it)

in foto: Emanuele Sibillo durante il corso di giornalismo. Il primo arresto per Emanuele Sibillo arriva nel 2010, quando ha 15 anni: la polizia fa irruzione in casa sua e lui lancia due pistole dalla finestra per non farle trovare. (Fanpage.it)

Rimosso l'altarino al boss tra le tensioni di Conchita Sannino. Il gruppo della "paranza dei bambini" ancora attivo al centro storico. Napoli, colpo al clan Sibillo: 21 arresti. (La Repubblica)

L’urna funeraria con le ceneri del baby boss Emanuele Sibillo era all’interno di un altare dedicato alla Madonna. I carabinieri stanno rimuovendo anche i “simboli della venerazione” disseminati lungo i Decumani di Napoli dopo l’omicidio di Emanuele Sibillo. (Internapoli)