Migliori buoni fruttiferi postali febbraio 2023

I rendimenti dei buoni fruttiferi postali non sono stati rivisti al rialzo e per il momento non c’è nulla che lasci presagire un incremento dei tassi a breve. I rendimenti restano dunque gli stessi del mese scorso, risultando decisamente migliori rispetto a quelli di un anno fa. Soprattutto alcuni tra i migliori buoni fruttiferi postali possono essere molto convenienti: in questo articolo ne elencheremo 3, che però non sono aperti a tutti, e 1 che potrebbe fare gola a chi sta cercando un posto dove poter “parcheggiare” una parte dei suoi risparmi e farli fruttare. (Risparmi Oggi)

Se ne è parlato anche su altri media

Cosa sono i Buoni Fruttiferi Postali? In questo articolo della sezione dedicata alla finanza personale trovi delle informazioni generali sui Buoni Fruttiferi Postali in cui capirai cosa sono, come funzionano, come si fa a investire sui BFP e quanto rendono. (Giocare in Borsa Online)

È tempo di bilancio per i risparmiatori che decisero di comprare obbligazioni perpetue di Poste Italiane. Possiamo però confrontare le obbligazioni perpetue di Poste Italiane con altri titoli obbligazionari. (InformazioneOggi.it)

Prima di sottoscrivere un buono fruttifero postale la domanda che ci si deve sempre porre è “quanto tempo ho per riscuoterlo?”. Perdere la possibilità di ricevere rimborso e interessi maturati, infatti, non è un’ipotesi contemplata, in particolar modo adesso, visti tutti gli ultimi rincari. (InvestireOggi.it)

Insieme a questi buoni postali, vengono usati anche i libretti di risparmio. Sono molto apprezzati e diffusi, perché sono considerati una sorta di metodo molto efficace per risparmiare e per conservare in modo sicuro i propri risparmi. (Il Dunque)

I buoni fruttiferi postali, inoltre, sono esenti dall’imposta di successione. Perché si dovrebbe investire il proprio denaro nei buoni fruttiferi postali? Il vantaggio è che c’è sempre la restituzione del capitale investito e poi non ci sono spese di commissione da sostenere. (InvestireOggi.it)

Sono nati nel 1924 i buoni fruttiferi postali per soddisfare appieno l’esigenze dei piccoli investitori attratti dall’alto rendimento e dalla possibilità di convertire i titoli in loro possesso in denaro in ogni momento. (InvestireOggi.it)