Soldato russo chiede perdono in tribunale a Kiev

Con mio marito ho perso tutto, era il mio protettore", ha detto

l sergente Shishimarin ha detto che all'inizio si è rifiutato di sparare, ma gli è stato ordinato ed è stato minacciato da un altro soldato.

"So che non sarete in grado di perdonarmi, ma comunque vi chiedo perdono", ha detto in russo il militare dalla gabbia degli imputati, rivolgendosi alla moglie dell'uomo che ha ammesso di aver ucciso. (Gazzetta di Parma)

Ne parlano anche altre fonti

Il pubblico ministero Andriy Synyuk ha risposto che gli argomenti della difesa non cambiano l’essenza del caso. Sono state queste le ultime parole del sergente Vadim Shishimarin, 21 anni, il primo soldato russo a processo a Kiev per crimini di guerra commessi in Ucraina. (CremonaOggi)

Il primo soldato russo alla sbarra in Ucraina per crimini di guerra si dichiara colpevole di Enrico Franceschini. Vadim Sishimarin, 21 anni, è stato accusato di avere sparato con il suo kalashnikov a un civile di 62 anni dal finestrino dell’auto che aveva appena rubato insieme ai suoi commilitoni, nel quarto giorno dell’invasione. (la Repubblica)

L'altro soldato russo catturato ha detto alla corte che un altro militare aveva ordinato a Shishimarin di sparare: ma non si trattava di un ufficiale più anziano ", "Ti chiedo perdono": al processo di Kiev l'incontro tra la vedova ucraina e il soldato russo di Natasha Caragnano. (la Repubblica)

Altri due soldati russi sono in tribunale per crimini contro i civili. Il sergente ha detto alla corte di aver sparato al civile mentre lui e molti altri soldati russi si stavano ritirando per ricongiungersi alle loro unità in Russia. (Napoli.zon)

LA STORIA Soldato russo di 21 anni ha «stuprato una ragazza dopo aver. APPROFONDIMENTI MONDO Ucraina-Russia, crimini di guerra: il soldato russo si dichiara. (ilgazzettino.it)

Lo scrive la Bbc che ha monitorato la situazione, precisando di non avere notato alcuna menzione del sergente sui principali canali televisivi, mentre ci sono state importanti segnalazioni del processo da parte dei media russi indipendenti, che ora operano dall'estero. (La Sicilia)