Un nuovo anticorpo monoclonale per la terapia dell'infarto e dell'ischemia cardiaca

Promuovere l’innovazione transfrontaliera nella cura delle malattie cardiovascolari è appunto l’obiettivo principale del progetto transfrontaliero INCardio, che ha consolidato il progetto e unisce una trentina di ricercatori impegnati nel settore

Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte in tutto il mondo, oltre a causare la principale fonte di spesa sanitaria.

In Italia si spendono oltre 20 miliardi di euro all’anno per la cura di queste malattie. (Tecnomedicina)

La notizia riportata su altri media

I risultati oggi ottenuti sono solo un piccolo passo verso la possibile applicazione clinica di questo anticorpo monoclonale. Lo studio italiano, pubblicato su Nature Communications, ha evidenziato l’efficacia del nuovo anticorpo monoclonale. (Tanta Salute)

Una nuova ricerca pubblicata su Nature Communications [1] ha dimostrato l’efficacia di un nuovo farmaco biologico, un anticorpo monoclonale capace di bloccare la fibrosi e proteggere il muscolo cardiaco dopo un infarto del miocardio. (insalutenews)

La stragrande maggioranza delle terapie ad oggi approvate sono piccole molecole chimiche che generalmente hanno un unico bersaglio, bloccano ad esempio l’azione di un enzima o di un recettore. Nel gruppo di lavoro, oltre a Serenza Zacchigna, anche i biologi molecolari Mauro Giacca, professore ordinario, e Andrea Colliva, assegnista di ricerca, entrambi afferenti al DSM. (Università degli studi di Trieste)

Infarto e ischemia, anticorpo monoclonale protegge il cuore: la scoperta. “Le nuove terapie biologiche stanno trasformando le cure oncologiche o delle malattie ereditarie, mentre sono davvero pochi i farmaci biologici per il trattamento delle malattie cardiovascolari. (brevenews.)

– TRIESTE, 10 GEN – Un farmaco biologico, un anticorpo monoclonale capace di bloccare la fibrosi e proteggere il muscolo cardiaco dopo un infarto del miocardio. Sono però più difficili da preparare e utilizzare, oltre che più costosi, e per questo complicati da traslare dagli studi sperimentali ai pazienti”. (Corriere Quotidiano)

Photo by JESHOOTS.com on Pexels.com. Soci di Dronitalia sono le società turche Delta Solar e Peta Aerial Analysis, quest’ultima leader in Turchia nello svolgimento di servizi con veicoli senza pilota. (Sicilia Economia)