Como, la benzina ha lo stesso costo in Italia e in Svizzera: congelata la carta sconto

Como, 24 febbraio 2021 - Non c'è più differenza o quasi tra fare il pieno di benzina in Italia e in Svizzera, così la carta sconto carburante si adegua e dal primo marzo verrà congelata.

Lo stop allo sconto è stato annunciato dall'assessore regionale al Bilancio, Davide Caparini.

"Il raffronto delle rilevazioni del prezzo medio ordinario tra la Confederazione Elvetica e lo Stato italiano ha evidenziato come il prezzo medio della benzina, nelle rispettive fasce di 20 chilometri dal confine, sia più alto in Italia per 1 centesimo e addirittura il gasolio è più caro oltreconfine di 15 centesimi – ha comunicato l'assessore regionale – Viste queste premesse a partire dal 1 marzo verrà sospeso lo sconto di 10 centesimi al litro per la fascia A e 2 centesimi per la fascia B". (IL GIORNO)

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Sospesa la carta sconto benzina. La motivazione è semplice: ciclicamente viene effettuato monitoraggio da parte dell’ambasciata italiana in Svizzera del prezzo del carburante, per verificare che la carta sconto benzina garantisca ai residenti in fascia di confine, di godere dello stesso prezzo applicato oltre frontiera. (varesenews.it)

Il prezzo medio praticato in Svizzera risulta infatti essere pari a € 1,44 per la benzina e € 1,47 per il gasolio mentre il prezzo medio praticato in Italia, certificato dalla fonte dati del Ministero per lo Sviluppo Economico, è pari a € 1,45 per la benzina e € 1,325 per il gasolio. (VareseNoi.it)

Le accise continuano a far discutere. I prezzi del carburante continuano a salire: questo è quanto testimoniano i dati del Ministero dello Sviluppo Economico, relativi all’ultima settimana. In valore assoluto si tratta di 13,31 cent al litro per la benzina e 13,56 cent al litro per il gasolio (InMoto)

Con una media di 1,522 euro al litro, l’Italia si colloca al quarto posto dopo Olanda (dove un litro di verde costa 1,674 euro), Danimarca (1,543 euro/litro) e Finlandia (1,533 euro/litro) Effetti indiretti che vengono scaricati sui consumatori attraverso un incremento dei prezzi al dettaglio e delle tariffe”. (La Repubblica)