Iran, altissima tensione | Da Teheran parole di fuoco contro gli Usa

Intanto è stato convocato l’ambasciatore iraniano a Londra dopo l’arresto di quello britannico a Teheran. La tensione a Teheran è salita in maniera vertiginosa dopo le manifestazioni nelle quali si chiedono le dimissioni dei responsabili dell’abbattimento dell’aereo delle linee ucraine.

Parole che riaccendono le tensioni, al pari del desiderio di vendetta dichiarato oggi da Khamenei, rappresentante della Guida Suprema. (MeteoWeek)

Ne parlano anche altri giornali

Gregoretti? Non c'è solo rischio instabilità, c'è rischio terrorismo». Caso Gregoretti «La Gregoretti come la Diciotti». (DiariodelWeb.it)

Altri filmati mostrano dimostranti all’esterno di un secondo ateneo e un capannello di persone in marcia verso piazza Azadi (della libertà), nella capitale. Per il secondo giorno consecutivo ieri i dimostranti si sono riversati nelle vie e piazze di Teheran e altre città. (AsiaNews)

Anche il Canada, con le sue 57 vittime nel disastro, si è allineato a Londra e Washington in questa fase. Per la terza sera i giovani di Teheran si sono radunati davanti alle università contro il regime. (La Stampa)

In serata, il presidente americano ha inviato un messaggio non solo in inglese, ma anche in farsi, di sostegno ai manifestanti sul sito di microblogging. New York Donald Trump rilancia la sfida all'Iran cercando una sponda nelle nuove proteste e riscuotendo un successo storico con il tweet in lingua farsi con cui si rivolge al popolo della Repubblica Islamica. (ilGiornale.it)

A sostegno dei manifestanti Donald Trump: "Ispirato dal vostro coraggio", ha scritto il presidente Usa in un tweet in lingua farsi. Intanto sempre nella capitale iraniana una folla filogovernativa si è radunata davanti all'ambasciata di Londra bruciando una bandiera britannica mentre i pasdaran presidiano le strade della città. (LaPresse)

Trump “disonora l’antica lingua persiana con le sue minacce”, ha scritto sempre su Twitter il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Abbas Mousavi. “Durante le proteste la polizia non ha sparato assolutamente perché gli ufficiali della polizia della capitale hanno dato ordine di agire con moderazione”, si legge ancora in una nota firmata dallo stesso Rahimi. (Il Primato Nazionale)