L'Etna e le sorprese a 80 km di profondità: perché il suo magma è detto "primitivo"

Ciò significa che il sistema di alimentazione più superficiale del vulcano è attualmente permeato e raggiunto da magmi provenienti da maggiori profondità ancora ben ricchi dei gas originari e dunque maggiormente capaci di originare e sostenere leParliamo cioè di magmi che si generano a una profondità che si attesta tra i 60 e gli 80 km.L’Inv-Oe sta conducendo ulteriori rilievi di terreno per identificare e campionare il materiale eruttato negli ultimi gioni, ma è probabile che la composizione del magma sia ancora quella registrata nei giorni precedenti, lasciando quindi pensare che "la muntagna" continui a essere ben alimentata da serbatoi molto più profondi

A spiegare il significato di questa definizione sono gli esperti dell'che hanno analizzato le sue ultime colate laviche. (Balarm.it)

Ne parlano anche altri media

Sul cratere di Sud-Est si sono attivate altre bocche, in direzione della "bocca della sella". Successivamente l'attività si è ulteriormente intensificata, generando getti di lava alti 800-1.000 metri (La Repubblica)

Si parla di lava primitiva, in quanto quella che l’Etna sta eruttando è una lava antichissima che bolle nel suo calderone da un tempo primordiale. (R101)

“L’INGV-OE sta conducendo ulteriori rilievi di terreno per identificare e campionare il materiale eruttato durante la fontana dell’ultima notte, ma è probabile che la composizione del magma sia ancora quella registrata nei giorni precedenti, lasciandoci quindi pensare che ‘la muntagna’ continui ad essere ben alimentata da serbatoi più profondi“, conclude. (NewSicilia)

Quanto abbiamo appreso sul magma primordiale dell’Etna, rende ancora più interessante il vulcano siciliano Proprio gli esperti hanno parlato del magma primitivo dell’Etna. (Sicilia Fan)

22 Febbraio 2021 22:18. Il tremore vulcanico è in aumento: l’Etna si prepara al quinto parossismo degli ultimi sei giorni. I vulcanologi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania (Osservatorio Etneo), sono come sempre molto attenti nel monitoraggio della situazione in tempo reale. (Stretto web)

L’ampiezza media del tremore vulcanico è in graduale incremento pur mantenendosi allo stato attuale nel livello medio. Il fronte lavico è al momento alla quota di circa 3000 m. L’ampiezza media del tremore vulcanico e l’attività infrasonica si mantengono su valori elevati. (Etnalife)