Auto: ad aprile crollo record del mercato europeo (-20,6%). Stellantis e Volkswagen peggio del mercato

Le altre. La francese Renault, infine, registra un -16,3% ad aprile, mentre Hyundai sale del 13,2%

Volkswagen. Il colosso tedesco Volkswagen, invece, ha immatricolato nel mese di aprile, in Europa più EFTA più Regno Unito, 199.917 auto, il 28% in meno dello stesso mese dell’anno scorso.

Secondo l’ultimo bollettino mensile di Acea, l’associazione europea dei produttori di autoveicoli, ad aprile le immatricolazioni di nuove auto nell’Unione europeo sono crollate del 20,6% rispetto allo stesso mese del 2021. (Notizie - MSN Italia)

Su altri media

In un “question time” ieri ha annunciato «ci sarà un nuovo dpcma sostegno dell’offerta dopo quello a sostegno della domanda» Al di là della crisi economica generale, e delle problematiche contin- genti del settore, la brusca frenata tricolore è facilmente spiegabile. (ilmessaggero.it)

In forte contrazione ma contenuta rispetto ai due principali player anche BMW e Mercedes-Benz che registrano rispettivamente immatricolazioni in calo del 12,7% e del 14% da gennaio ad aprile Il mese scorso le autovetture immatricolate sono state 830.447, con un calo del 20,2% su aprile 2021 e del 38,3% su aprile 2019, periodo precedente alla pandemia. (Il Sole 24 ORE)

In sofferenza anche le moto che, con 13.878 veicoli immatricolati, hanno chiuso con un decremento del -6,55%. Sfogliate qui sotto tra le pagine successive per scoprire quali sono stati i best seller del mese di aprile 2022 nel nostro Paese (Motociclismo.it)

Le altre. La francese Renault, infine, registra un -16,3% ad aprile, mentre Hyundai sale del 13,2% I dati del periodo gennaio-aprile. Nei primi quattro mesi dell’anno, la flessione è stata del 14,4% in tutta l’Ue, per un totale di 2.930.366 unità. (FIRSTonline)

Tutti i principali mercati hanno contribuito alla performance negativa della zona Europa: Italia (-33,0%), Francia (-22,6%), Germania (-21,5%) e Spagna (-12,1%). Il volume di Kia è salito del 13% a quota 47.725 unità, con una quota di mercato che è arrivata al 5,7% rispetto al 4,1% dell'aprile 2020. (AlVolante)

Come sottolinea il Centro Studi Promotor (CSP) le cause sono sostanzialmente le stesse in tutti i paesi dell’area: la pandemia con i suoi effetti dai lockdown alle limitazioni sul lavoro, sulla vita sociale e sulla mobilità, la crisi dei microchip, il ritorno dell’inflazione, l’impatto psicologico della guerra in Ucraina, l’effetto tangibile della stessa guerra sulle forniture alle case automobilistiche, i rincari dei prodotti energetici e in particolare di benzina e gasolio, l’impatto negativo per i paesi occidentali delle sanzioni alla Russia e l’elenco potrebbe continuare (Finanzaonline.com)