Antonio Scurati: «Tutti in piazza il 25 Aprile. Non sono un eroe né un profeta»

Questione di numeri. 1.800 euro? 1.500? Quanto è (sarebbe) costato l’intervento in Rai? Gettone, parcella, cachet? «Ho toccato con mano negli ultimi giorni cosa significhi subire l'oltraggio, l’aggressione verbale, la denigrazione da parte esponenti del governo e squadristi fiancheggiatori». C’entrano quei numeri. In maniera indiretta, come strumento di sviamento, sostiene alla fine Antonio Scurati, autore della Trilogia di M. (Corriere Milano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Niente audizione in Commissione vigilanza Rai per il direttore Approfondimenti Rai Paolo Corsini e la giornalista Serena Bortone in merito alla partecipazione censurata dello scrittore Antonio Scurati con un monologo sul 25 aprile. (LA NOTIZIA)

Durante la manifestazione sul lungomare promossa da Anpi, Cgil e altre associazioni ci sarà anche una lettura collettiva di un racconto su Matteotti A Catanzaro un 25 aprile nel segno di Antonio Scurati (LaC news24)

La richiesta di audizione era stata formalizzata alla presidente Barbara Floridia dal capogruppo Pd, Stefano Graziano, e sostenuta da tutte le opposizioni.Per Graziano si tratta di un “grave strappo, una forzatura incomprensibile: metodi già visti. (Agenzia askanews)

Il 'pericolo fascista' torna sempre per le elezioni". Non ho rilasciato interviste o fatto dichiarazioni sul tema. (Secolo d'Italia)

Viceversa è uno scrittore e giornalista brillante e bravo, vincitore del premio Strega, conosciuto in Italia come all’estero. Antonio Scurati non è uno storico dello stesso spessore di Renzo De Felice, Rosario Romeo e di Simona Colarizzi, per fare solo dei nomi che mi vengono in mente senza pensare due volte. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

– “L’Italia è stata la culla del fascismo” e con la trilogia M su Benito Mussolini “pensavo avremmo dovuto finalmente riconoserlo e farci i conti, per poi lasciarcelo alle spalle una volta per tutte”, ma “credo che l’Italia non abbia mai fatto questi conti, non ha attraversato il fantasma e credo che quel fantasma abiti ancora il nostro presente” anche in “una forma meno appariscente” di quella di chi oggi fa i saluti fascisti, eppure “molto più efficace”. (Agenzia askanews)