Coronavirus, dieci casi in più in Sicilia: rispetto a ieri la curva scende

Su base provinciale gli aumenti riguardano Palermo (1), Caltanissetta (1), Ragusa (3), Siracusa (1), Catania (2), Enna (1) e Messina (1).

I dimessi/guariti sono quattro in più rispetto a ieri e in totale 2.734.I tamponi effettuati sono 2.743.

In valore assoluto il numero degli attualmente positivi è di 281 casi contro i 275 del 31 luglio.

Secondo l’ultimo bollettino diffuso dal ministero della Salute, i ricoverati nell’Isola sono 36 (due in meno di ieri), di cui tre in terapia intensiva (uno in più rispetto a ieri). (La Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Anche come tassi di crescita dei singoli casi giornalieri, ben oltre il 100% complessivo settimane, la Sicilia è nettamente tra le peggiori della Penisola. Gli attuali positivi sono 281, esattamente 100 in più rispetto ad una settimana fa, con 19 guariti in tutto. (Younipa - il blog dell'Università degli Studi di Palermo)

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato a oggi domenica 2 agosto, in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale. (Stadionews.it)

Attualmente sono ancora contagiate 285, 2.737 (+3) sono guarite e 283 decedute (0). Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 280.835, su 220.126 persone: di queste sono risultate positive 3.305 (+7). (Stretto web)

L’altalena non accenna a rallentare, per cui non abbassiamo la guardia (ormai poca gente in giro con le mascherine, purtroppo). “Gli ultimi tamponi – scrive Alaimo – hanno fatto emergere un totale di 10 contagi in più oggi (ieri ndr), registrati in 7 province siciliane su 9. (Qui Licata)

Quest’ultimo è il collega della dipendente del negozio per animali del capoluogo siciliano che si è presentata mercoledì all’ospedale Cervello. Gli attualmente positivi sono 275.Oltre agli 11 migranti (tra Pozzallo e Lampedusa), c’è un nuovo caso a Messina, tre a Catania, legati al cluster dell’hinterland e uno a Palermo (La Repubblica)

Solo non bisogna mollare e bisogna guardare ora al prossimo futuro. «Quella del Comitato tecnico scientifico è stata una esperienza impegnativa ma formativa e le linee di indirizzo tracciate sono ancora valide perché basate non su emozioni ma su un impianto scientifico di tipo metodologico. (La Sicilia)