Mattarella: "Falcone e Borsellino luci contro le tenebre della mafia"

"Come ci hanno insegnato i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, anche lui temuto e per questo assassinato da Cosa nostra, le mafie sanno di poter contare su una grande capacità di adattamento - ha ricordato Lamorgese -.

"I mafiosi, nel progettare l'assassinio dei due magistrati - ha detto ancora Mattarella - non avevano previsto un aspetto decisivo: quel che avrebbe provocato nella società. (QUOTIDIANO.NET)

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Ricorre, infatti, il 28° anniversario della Strage di Capaci in cui morirono il Giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta, Rocco Dicillo, Antonino Montinaro e Vito Schifani. (Tp24)

Il Pirellone, su proposta della Commissione Antimafia, sarà illuminato per tre giorni con la scritta “Capaci 23 5 92”. Dunque, saranno le testimonianze raccolte negli anni passati a suggerire – seppur in remoto – il coraggio e l’impegno di un uomo delle Istituzioni. (Papaboys 3.0)

I contributi ricevuti verranno condivisi sui canali social della manifestazione. (La Tecnica della Scuola)

"I giovani sono stati tra i primi a comprendere il senso del sacrificio di Falcone e di Borsellino, e ne sono divenuti i depositari, in qualche modo anche gli eredi. Hanno suscitato volontà di giustizia e legalità Dopo 28 anni, della morte di Falcone conosciamo la verità giudiziaria, non i mandanti occulti. (Rai News)

«I mafiosi, nel progettare l’assassinio dei due magistrati, non avevano previsto un aspetto decisivo: quel che avrebbe provocato nella società. I giovani «I giovani sono stati tra i primi a comprendere il senso del sacrificio di Falcone e di Borsellino, e ne sono divenuti i depositari, in qualche modo anche gli eredi — ha aggiunto Mattarella —. (Corriere della Sera)

Per il 28esimo anno ricorderemo il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, gli agenti Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. "Questo 23 maggio, ricorderò così il sacrificio di Giovanni Falcone, lontano da passerelle, da ogni retorica e ipocrisia. (PalermoToday)