Camila Giorgi: dov'è finita la tennista?

Senza annunciarlo pubblicamente - il tennis. Semplicemente: non ha comunicato la notizia alla WTA, il circuito professionistico del tennis femminile, ma si è cancellata dal protocollo antidoping, di fatto sfilandosi dai propri dover professionali ed escludendosi dal circuito. Così il suo nome è scomparso dal Tennis Integrity Agency, ovvero il protocollo antidoping. Questa è l’unica notizia certa. La 32enne marchigiana nata da padre argentino (Sergio, ex soldato che ha combattuto quarant’anni fa nella guerra delle Falkland e da sempre è il suo coach) e madre italiana (Claudia Gabriella Fullone, la sua stilista personale), non è più in Italia, è altrove. (Vanity Fair Italia)

Su altre fonti

La Wta l’ha cercata per un commento e ha trovato il suo telefono staccato. L’ultimo suo segnale sui social è una storia su Instagram. (Open)

Guarda il video Camila Giorgi, campionessa di tennis con l’anima (e il corpo) da modella. Camila Giorgi ha lasciato il tennis. (OGGI)

Il suo ritiro è avvolto in un silenzio misterioso. Potremmo aver perso, come tennista, Camila Giorgi senza nemmeno accorgercene. (leggo.it)

Camila Giorgi si è ritirata dal tennis, ma senza fare alcun annuncio | People

Mentre il circuito Atp e Wta è impegnato con gli Internazionali d'Italia a Roma il mondo del tennis è alle prese con un nuovo sorprendente caso. Nella giornata di ieri è arrivata l'ufficialità, o meglio nessun vero comunicato, ma solo la notizia mediante l'ITIA del ritiro di Camila Giorgi, 32enne tennista marchigiana. (Tennis World Italia)

L'ultimo indizio social è una foto pubblicata nelle storie del suo profilo Instagram, che già negli ultimi tempi utilizzava poco per il tennis, poche ore prima che l'annuncio del ritiro facesse il giro del mondo del tennis. (ilmessaggero.it)

Il Foro Italico perde i suoi idoli di casa. Non c’è Sinner e Berretini si ritira. A loro si aggiungono tutti gli altri che hanno deciso di declinare l’invito a Roma come Alcaraz. Alla base dei forfait una serie di infortuni che si sono diffusi come un virus in tutto il circuito. (IlNapolista)