"Non è il ras della Puglia...". Calenda avverte Emiliano

“La Puglia non è il Sultanato di Michele Emiliano, ma un posto libero, una grande regione italiana che può essere da traino per il Mezzogiorno”. Così il segretario di Azione, Carlo Calenda, durante la conferenza stampa a Bari. L'affondo contro Emiliano Continua lo scontro a distanza tra il governatore della Puglia, Michele Emiliano, e il leader del Terzo Polo, Carlo Calenda. Questa volta, lo scontro verbale tra i due, è ravvicinato: Carlo Calenda parla da Bari, in una sala del Consiglio regionale della Puglia, dove il partito da lui fondato ha messo piede, oggi, per la prima volta. (ilGiornale.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

L’annuncio «Il presidente Emiliano, aiutato dal rumore dei suoi giannizzeri, non ci vuole in maggioranza. (Corriere del Mezzogiorno)

E questo abbandono è purtroppo avvenuto sui dolori delle persone e non sulle sue solite manfrine di potere, giocando a soldatini con i vari gruppi politici e approfittando del buon appetito su posti e strapuntini. (La Repubblica)

Calenda in Azione... in Puglia: si molla il Pd, ma non la poltrona. Debutto dei calendiani: all’opposizione restando in maggioranza (LA NOTIZIA)

La perdita di ricavi complessiva sarà decurtata del contributo concesso nell’ambito della prima edizione. In attuazione di quanto previsto dalla Convenzione con la Regione Lazio, il bando è stato pubblicato alla pagina della Camera di Commercio di Roma (Frosinone News)

La nostra maggioranza di Governo è composta da Pd, Liste civiche e Movimento 5 Stelle. Nessun dialogo politico è mai stato intrapreso con Azione e Italia Viva, che hanno fatto sempre una ferma opposizione alla nostra amministrazione sia prima che dopo le elezioni regionali». (LecceSette)

BARI Il sindaco Antonio Decaro è stato evocato più volte nella conferenza stampa con cui Carlo Calenda ha ufficializzato l’adesione di tre consiglieri regionali al movimento di Azione. Più volte perché la domanda è stata ripetuta e insistita: cosa farà il nuovo gruppo di Azione nel 2025? Il sottinteso è chiaro: il centrosinistra non desidera avere Azione nel perimetro dell’attuale maggioranza. (Corriere del Mezzogiorno)