Terapie intensive «sorvegliate speciali»: in Lombardia saturazione al 60%

Oggi - sabato - i grafici dell’agenzia segnavano una media italiana di 40,9% di saturazione delle terapie intensive, in leggera crescita; i reparti di area medica sono occupati al 43%, anche questo dato al di sopra della soglia di tranquillità

Silvio Brusaferro, nel corso della conferenza stampa settimanale di venerdì è stato molto netto: «I ricoveri sono ancora in crescita e destano preoccupazione i dati di saturazione al 41% di pazienti Covid delle terapie intensive. (Corriere della Sera)

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Questi 4 milioni di euro, dunque, saranno utili a riqualificare e riorganizzare le strutture dove lavorano, migliorandone inoltre anche servizi e offerta a diretto beneficio di tutti i cittadini” Il contributo massimo concedibile per ogni singolo intervento è di 200.000 euro e potrà arrivare fino al 100% dell’investimento ammissibile. (RomaToday)

Nel complesso - riferisce l'Iss - l’età mediana dei casi di in Italia segnalati da inizio epidemia è 47 anni. Scende l'età media dei contagi da coronavirus in Italia e i reparti di terapia intensiva si trovano ancora sotto pressione in 14 Regioni e province autonome. (Adnkronos)

A livello provinciale, l’incremento più consistente si registra nell’Aquilano (89), seguito dal Chietino (60), dal Teramano (46) e dal Pescarese (30). La situazione migliore si registra nel Pescarese, con un’incidenza pari a 83, in rapida discesa. (AbruzzoLive)

Anche il deceduto, registratosi a Casteltermini, non risale ad oggi, ma si tratta di una "notifica postuma di decesso". Solo 7 i migranti positivi sulle navi di accoglienza (AgrigentoNotizie)

Il contributo massimo concedibile per ogni singolo intervento è di 200mila euro e potrà arrivare fino al 100% dell’investimento ammissibile. Comuni e municipi sotto i 50mila abitanti potranno presentare fino a un massimo di due richieste di contributo; quelli con una popolazione superiore a 50mila abitanti, invece ne potranno presentare quattro, indicando sempre l’ordine di priorità delle domande. (Tuscia Web)

E che le varianti rappresentino ancora una minaccia viene confermato dal focolaio di sette infermieri dell’ospedale di Abbiategrasso, vaccinati a gennaio con Pfizer, e risultati positivi alla variante inglese (Corriere della Sera)