Bill Gates: prepariamoci alla prossima pandemia

Ma bisogna iniziare ora a prepararsi, suggerisce Gates: non sappiamo quando potrà arrivare e la ferita del Covid potrà aiutare a sensibilizzare un mondo che non ha certo voglia né energie per tornare in emergenza

Secondo Gates, anzi, bisogna fin da ora prepararsi alla prossima pandemia, sapendo che potrà essere peggiore e pianificando organizzazioni e strutture affinché anche maggiori tassi di mortalità possano essere affrontati con azioni mirate ed efficaci. (Punto Informatico)

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Bill Gates già chiede a governi e governanti di tutto il mondo di pensare e di prepararsi alla prossima epidemia globale. Gates ha parlato dell’importanza dell’innovazione per prepararsi a una futura pandemia ma anche per affrontare problemi sanitari globali esistenti come l’Hiv, la tubercolosi e la malaria. (Il Riformista)

"Negli ultimi due anni abbiamo avuto importanti scoperte scientifiche, abbiamo realizzato vaccini sicuri in un modo più veloce che in passato, ma abbiamo anche visto che la disuguaglianza nella distribuzione degli strumenti sanitari, la mancanza di fondi hanno lasciato troppe persone indietro e ad affrontare rischi alla loro salute", ha aggiunto, per poi sottolineare: "Abbiamo bisogno di un società più giusta, di accelerare la fornitura globale di vaccini in futuro, realizzare più dosi e distribuirle più equamente. (Corriere dello Sport.it)

Secondo Bill Gates dovremmo tutti prepararci a uno scenario fosco, con malattie più gravi e tassi di mortalità più alti del coronavirus. Obiettivo della Cep è raccogliere 3,5 miliardi di dollari per accorciare il tempo necessario a sviluppare un nuovo vaccino a soli 100 giorni. (IL GIORNO)

Per raggiungere entro i prossimi otto anni gli “Obiettivi di sviluppo sostenibile” dell'Agenda 2030 bisogna prepararsi alla prossima pandemia globale, ha detto Gates. Nell'annunciare la donazione, Bill Gates ha messo in guardia su possibili pandemie peggiori del coronavirus e ha invitato i governi a contribuire con miliardi di dollari alla preparazione per una prossima epidemia (ilmattino.it)

Non siamo pronti”. Perché abbiamo speso cifre enormi in deterrenti nucleari e investito molto poco invece in un sistema che possa fermare un’epidemia. (Corriere TV)

Gli spazi chiusi sono più pericolosi, ma è possibile minimizzare i rischi se si mettono in campo tutte le misure disponibili per contrastare il contagio tramite aerosol. Alla prova parteciparono solo 61 dei 120 membri del coro, che cercarono di mantenere le distanze e l’igiene. (La Stampa)