Vignola, accecata a colpi di forbice al centro massaggi

Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Agosto 2022, 12:35

Tra gli elementi di prova raccolti dai Carabinieri nel corso delle indagini spicca quanto rilevato dal RIS di Parma che ha esaltato il profilo del Dna trovato sulla mascherina chirurgica anti-covid usata dall'indagato al momento dell'aggressione e sequestrata dai militari vignolesi sulla scena del reato.

I Carabinieri di Vignola hanno arrestato - eseguendo una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Modena su richiesta della Procura della città emiliana - un uomo di 32enne con l'accusa di lesioni personali gravissime nei confronti di una 49enne colpita con un'arma un'arma da taglio, una forbice di grosse dimensioni: a seguito delle lesioni riportate la donna ha perso completamente la vista dall'occhio destro. (leggo.it)

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È stata aggredita nel suo centro con un paio di forbici di grandi dimensioni che l'hanno accecata. Troppo gravi le ferite causategli all’occhio destro per poterlo salvarlo: il personale medico ha provato sino all’ultimo a non farle perdere la vista, ma senza successo (Fanpage.it)

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Secondo l'ordinanza emessa dal Gip di Modena, l'autore della feroce aggressione sarebbe un uomo di 32 anni che è accusato di lesioni gravissime nei confronti della vittima, una donna di 49 anni. Bisogna infatti ancora capire quale possa essere stato il motivo di questa aggressione che di fatto si è rivelata così feroce e senza freni. (Liberoquotidiano.it)

(Modena) – I Carabinieri di Vignola hanno arrestato – su ordine di custodia cautelare chiesto dalla procura ed emesso dal Gip – un uomo di 32 anni, accusato di lesioni personali gravissime nei confronti di una 49enne colpita al volto con un’arma da taglio, nello specifico un paio di forbici: a seguito della ferita riportata la donna ha perso completamente la vista dall’occhio destro. (modenaindiretta.it)

L'uomo è stato identificato grazie ai Ris di Parma che hanno trovato il Dna dell'indagato sulla mascherina anti-Covid (il Resto del Carlino)

A incastrare l’aggressore è stato il dna: i Ris hanno analizzato la mascherina anti-Covid che il 32enne aveva lasciato al centro massaggi. L’aveva indossata per entrare, forse per non destare sospetti, visto il periodo pandemico, poi l’ha abbandonata nelle fasi concitate dell’aggressione. (Zoom24.it)