In Edicola sul Fatto Quotidiano del 6 Aprile: Le vaccinazioni chiuse per ferie

E con Fiorello (60 spaccati) è un altro ridere, con Maria De Filippi (59 e rotti) un altro piangere.

Non riponeva speranze nella […] di Michela A.G. Iaccarino. Scoperte – Dalla Resistenza alla “Casa di carta” Bella Ciao, partigiano Marchigiano

La Pasqua manda in lockdown gli hub vaccinali italiani e spedisce ai box per 24 ore la fin qui poco gioiosa macchina da guerra del generale Francesco Paolo Figliuolo. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri giornali

Con il Lazio indicato da tutti come modello, lui tende a non abbassare la guardia, anzi. Alessio D'Amato, assessore alla sanità della regione Lazio, ha abituato tutti ai suoi modi schietti e diretti. (RomaToday)

“Dare 50 mila dosi di Johnson&Johnson a 20 mila farmacisti significa vaccinare per tre giorni Nonostante zone rosse, chiusure, divieti, terapie intensive affollate e incertezze varie, a Pasqua in tutto il Paese non si è arrivati a 100mila dosi somministrate. (Il Fatto Quotidiano)

Quanto ai vaccini Johnson&Johnson, “sicuramente” le dosi annunciate dal colosso farmaceutico “non sono sufficienti - afferma D’Amato - significherebbe andare avanti un paio di giorni e non è proprio possibile. (L'HuffPost)

Il governo degli Stati Uniti ha infatti ordinato ad AstraZeneca di interrompere la produzione del vaccino contro il coronavirus nello stabilimento di Baltimora dove il mese scorso sono state prodotte dosi del siero di Johnson & Johnson che non hanno superato i controlli della qualita’. (Cronache della Campania)

D'Amato: "Dosi di Johnson & Johnson bastano per due giorni". "Servono 15 milioni di dosi al mese per raggiungere le 500mila somministrazioni al giorno in tutta Italia. (Fanpage.it)

Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di genetica molare del Cnr, definisce così, parlando con LaPresse, la possibilità che le reazioni avverse che sarebbero correlate al vaccino AstraZeneca in determinate categorie di persone possano registrarsi anche con altri vaccini che usano il sistema dell’adenovirus come Johnson&Johnson o l’italiano Reithera, ancora in fase di sperimentazione. (LaPresse)