Patrick Zaki a processo per la difesa dei copti. Sentenza senza appello

Dopo 19 mesi di carcerazione preventiva senza giustificazione legale, rinnovata di 45 giorni in 45 giorni, Patrick Zaki sarà trasferito questa mattina dal carcere di massima sicurezza di Tora, a sud del Cairo, fino a Mansoura, sua città natale situata a 130 km verso nord, dove avrà inizio il processo a suo carico.

Non avendo trovato alcuna prova della «propaganda sovversiva» di cui era stato accusato adducendo alcuni post pubblicati su un account Facebook che la difesa ha dimostrato falso, il ricercatore egiziano, che dal settembre 2019 viveva a Bologna e lavorava per l’Università Alma Mater con una prestigiosa borsa

(Il Manifesto)

Se ne è parlato anche su altre testate

L’annuncio, come testimonia l’ANSA sul posto, è stato dato da un poliziotto al termine della prima udienza del processo che si svolge a Mansura (Corriere di Como)

Patrick è stato arrestato, torturato e processato solo per quello che è e per ciò che pensa: per aver difeso i diritti umani. Secondo l’ong, Zaki è stato incriminato sulla base degli articoli 80 e 102 (bis) del codice penale (Corriere della Sera)

C’è un pronunciamento del Parlamento per conferire a Zaki la cittadinanza italiana, il Governo dia seguito a questa indicazione. (Adnkronos) – “Il Governo italiano agisca con determinazione e faccia tutto il possibile per il rilascio immediato di Patrick Zaki. (SardiniaPost)

La speranza è che il nuovo capo di imputazione, di cui si è saputo solo poche ore prima della convocazione dell’udienza, possa significare che le accuse che hanno determinato l’arresto di Zaki siano nel frattempo decadute. (EOS Sistemi avanzati scrl)

È una sentenza a cui non potrà fare appello quella che attende Patrick Zaki. LEGGI ANCHE. Patrick Zaki, un anno e mezzo in carcere, gli amici: «Torture e sofferenza». (Vanity Fair Italia)

Pure nell’oblio della lontananza e del carcere, pure dalla fossa dei cinquecento giorni di detenzione, ogni tanto ci arrivano alcuni particolari della vita di Patrick Zaki che ci umiliano più di altri, ci spaccano di più la coscienza, come se la realtà lo illuminasse per un momento e ci permettesse (La Stampa)