Michelin va oltre il salario minimo: stipendi «dignitosi» in tutto il mondo

Un lavoratore di Michelin: i dipendenti dell'azienda sono 132.500 in 26 Paesi - Michelin Dei dipendenti che guadagnano meglio, lavorano meglio e rendono di più, confortando alla fine gli interessi aziendali. Il ragionamento, pur contenuto da tanti manuali, non è ancora usuale nelle stanze dei libri paga. Per questo, ieri, ha destato clamore l’annuncio di una multinazionale del calibro della francese Michelin di voler accordare a tutti i propri 132mila dipendenti nel mondo uno stipendio calcato sul principio del «salario decente», definito in sede Onu (Avvenire)

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Lo «stipendio dignitoso» varia a seconda del Paese e anche della regione, e non ha nulla a che fare con il salario minimo. I dirigenti Michelin si sono riappropriati dei principi dei fondatori, André e Édouard, che già un secolo fa, vicino alla fabbrica Cataroux a Clermont-Ferrand, avevano creato case, scuole, cooperative per coprire i bisogni essenziali dei dipendenti. (Vanity Fair Italia)

Un salario per vivere in modo dignitoso e non per sopravvivere. Il gruppo Michelin annuncia l’introduzione di un salario «decént», in francese, per i suoi 132 mila dipendenti. (Corriere della Sera)

Il salario di Michelin consentirebbe a ogni dipendente di sopperire ai bisogni essenziali di una famiglia di 4 persone: alimentazione, trasporti, istruzione, spese sanitarie ma anche di accumulare risparmi e acquistare beni di consumo. (Il Sole 24 ORE)

Se, da una parte, il gruppo Michelin ha deciso di istituire per i suoi dipendenti quello che definisce il “salario decente”, dall’altra Tesla pensa soltanto al maxi-bonus da oltre 50 miliardi di dollari per Elon Musk. (LA NOTIZIA)

Lo storico produttore di pneumatici di Clermont-Ferrand, nel cuore della Francia, ha ritenuto il salario minimo francese insufficiente a far fronte ai bisogni essenziali di una famiglia di 4 persone, ovvero alimentazione, trasporti, istruzione, spese sanitarie, ma anche inadeguato per accumulare risparmi e acquistare beni di consumo. (Lo Zoo di 105)

Come riporta Il Sole 24 Ore, la storica multinazionale transalpina degli pneumatici fondata nel maggio 1889 dai fratelli Édouard e André Michelin a Clermont-Ferrand, nel cuore del paese, ha specificato di aver preso tale decisione per garantire ai propri lavoratori una remunerazione che rappresenti a pieno la definizione del “living wage” così come è stato individuato dal patto mondiale delle Nazioni Unite. (WIRED Italia)