Indagini antiterrorismo, 7 arresti per fabbricazione di documenti falsi e ricettazione

Alle periodiche ricariche seguivano contestualmente bonifici verso altri rapporti finanziari accesi all’estero, intestati a soggetti terzi di origine araba destinati principalmente in Germania, Paesi Bassi e Belgio.

e Canada) intestate a ignari correntisti.

Nel corso degli approfondimenti investigativi è emersa anche la produzione e utilizzazione di almeno trenta documenti d’identità falsi utilizzati per l’apertura di conti correnti in vari paesi europei, riportanti le foto dei soggetti pakistani e i dati anagrafici di soggetti diversi. (Cronaca Flegrea)

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ed il Gip ha ritenuto di applicare la misura della custodia cautelare in carcere come richiesto dalla Procura della Repubblica Le attività investigative hanno tratto origine da segnalazioni di operazioni sospette e dalle conseguenti attività finalizzate alla prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo. (Appia Polis)

Nel corso degli approfondimenti investigativi è emersa anche la produzione e utilizzazione di almeno trenta documenti d’identità falsi utilizzati per l’apertura di conti correnti in vari paesi europei, riportanti le foto dei soggetti pakistani e i dati anagrafici di soggetti diversi. (Tvcity)

7 persone di nazionalità pakistana sono state arrestate e condotte in carcere dalla Guardia di Finanza di Napoli per possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi e ricettazione. (PUPIA)

ed il Gip ha ritenuto di applicare la misura della custodia cautelare in carcere come richiesto dalla Procura della Repubblica Attraverso frodi su carte di credito statunitensi e canadesi, messe in atto con il sistema del pishing, accumulavano liquidità su conti correnti italiani. (Cronache della Campania)

Alle ricariche seguivano contestualmente bonifici verso altri rapporti finanziari accesi all’estero, intestati a soggetti di origine araba, principalmente in Germania, Paesi Bassi e Belgio. Il business era in mano a un gruppo di pakistani, la base a Napoli - tra borgo Sant'Antonio Abate e rione Sanità, dove venivano confezionati i documenti falsi per intestare i rapporti bancari - e la Sicilia. (ilmattino.it)

Le indagini hanno tratto origine da segnalazioni di operazioni sospette e dalle censocensoguenti attività finalizzate alla prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo. (La Sicilia)