Un minuto di silenzio e medaglie d'oro ai familiari: l'omaggio per i medici uccisi dal Covid

Prima dell’inizio del turno di lavoro, nel Covid Hospital di contrada Amoretta ha regnato il silenzio e tutto il personale, a capo chino, ha onorato chi ha combattuto in prima linea per aiutare i malati.

Un momento di riflessione e di preghiera per ricordare gli operatori sanitari che hanno perso la vita lottando in corsia per assistere i pazienti Covid.

Anche all’Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino è stato osservato un minuto di silenzio, questa mattina, in memoria dei colleghi vittime della pandemia. (Irpinia TV)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“Dobbiamo salvaguardare la salute dei cittadini ma ci dobbiamo preparare pure in vista della stagione turistica, importante fonte di guadagno per il nostro Paese Lo vedremo nei prossimi giorni. (LaVoce del popolo)

La Direzione Strategica dell’Azienda Moscati, nel ricordare i tanti operatori sanitari uccisi dal virus, esprime un particolare pensiero di vicinanza alla famiglia dell’infettivologo Mario Claudio Magliocca, dirigente medico dell’Unità operativa di Malattie Infettive, deceduto lo scorso dicembre in un reparto Covid del suo ospedale, dove, finché ha potuto, ha lavorato con passione, profondo senso del dovere e grande umanità (LabTV)

Dal centrosinistra sono infatti state mosse critiche al silenzio tenuto dal comitato di fronte alla vicenda di questi nuovi contagi e di una eccessiva indulgenza nei confronti della gestione Acquaroli - Saltamartini Ospedale dove le bocche, da giorni ormai, sono cucite perlomeno in merito a questa vicenda che rappresenta l’ennesimo scivolone della gestione dell’Area vasta picena. (Corriere Adriatico)

“Voglio solo dimenticare. Così Mattia Maestri, il paziente 1, primo positivo diagnosticato al Covid-19 un anno dopo quel 20 febbraio che gli cambiò la vita, in un’intervista al Corriere della Sera. (L'HuffPost)

Il Comune di Codogno chiude bar e ristoranti e in meno di 72 ore viene isolata, l’Esercito la circonda e viene dichiarata la prima zona rossa in Italia. Mattia Maestri, 38 anni, sportivo, manager, da qualche giorno ricoverato in ospedale, è il primo paziente italiano positivo al coronavirus. (LaC news24)

Prima dell’inizio del turno di lavoro, nel Covid Hospital di contrada Amoretta ha regnato il silenzio e tutto il personale, a capo chino, ha onorato chi ha combattuto in prima linea per aiutare i malati. (Ottopagine)