Google continua a ritardare l'abbandono dell'uso dei cookie di terze parti

Google continua a rimandare la dismissione dei cookie di terze parti: questa è la terza volta che slitta, con una possibile proroga fino al 2025. Nonostante le precedenti promesse e i favori espressi, Google continua a rimandare l'eliminazione dei cookie di terze parti su Chrome, senza alcun segno di avvio graduale, almeno nel prossimo futuro. Ciò solleva interrogativi sul destino del browser più diffuso al mondo: a differenza di Apple e Mozilla, che hanno eliminato la tecnologia di tracciamento degli utenti nel 2020, Google ha continuato a procrastinare il cambiamento. (Multiplayer.it)

Ne parlano anche altri giornali

Google ha annunciato che non riuscirà ad eliminare l’utilizzo dei cookie dal browser Chrome entro la fine dell’anno come previsto in origine. I motivi, a quanto pare, sono da ricercarsi nelle recenti indagini da parte degli enti regolatori e le divergenze con l’industria tech e gli sviluppatori stessi. (GizChina.it )

Nessun addio ai cookie di terze parti, almeno ancora per quest'anno, e la notizia fa tirare un sospiro di sollievo alla gran parte dell'industria pubblicitaria online. (Italia Oggi)

Cominciano i primi “guai” – se così possiamo chiamarli – per il Privacy Sandbox di Google. (Cyber Security 360)

Google ha appena annunciato, per l’ennesima volta, un rinvio alla messa a bando dei cookie nel suo browser Chrome, che è il più diffuso al mondo. Doveva avvenire a fine 2024, ora se ne riparlerà a inizi 2025. (Il Sole 24 ORE)

Lo stop ai cookie di terze parti era stato prima fissato a gennaio del 2020, poi spostato a data da destinarsi ma entro due anni, successivamente un ulteriore rinvio sino alla fine del 2023 e ora quest'ultimo al 2025, sperando probabilmente che nel frattempo il riesca a definire il confronto con l'autorità per la concorrenza inglese (CMA) e anche con l'autorità per la privacy (ICO). (Federprivacy)

Se gestite un sito Web la cui monetizzazione si basa sull'advertising, probabilmente i cookie hanno un ruolo fondamentale nella generazione delle vostre entrate. Tale decisione è riassunta dal progetto Privacy Sandbox, della stessa Mountain View, ma la sua introduzione è stata rimandata per ben tre volte, compresa l'ultima che posticipa l'esordio di questa piattaforma al 2025. (HTML.it)