UFFICIALE: Il Friuli Venezia Giulia rimane in zona gialla

Lo dichiara il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.

"L'importante ora - sottolinea il governatore - è mantenere alta l'attenzione per evitare che la curva dei contagi possa subire nuove impennate"

"Il miglioramento del quadro pandemico, testimoniato dalla riduzione dell'indice Rt e delle ospedalizzazioni sia in area intensiva che negli altri reparti, ha portato alla conferma della zona gialla per il Friuli Venezia Giulia". (triestecafe.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Un buon segno, l’ennesimo indizio che farebbe pensare alla permanenza del Friuli Venezia Giulia in zona gialla. Tuttavia ancora oggi la stampa nazionale indica il Friuli Venezia Giulia tra le regioni in bilico tra il giallo e l’arancione, assieme a Lombardia, Lazio, Piemonte, Marche, Campania ed Emilia Romagna (Telefriuli)

Lo dichiara, dopo le anticipazioni di ieri, il governatore del Friuli Venezia Giulia,. Massimiliano Fedriga. "Il miglioramento del quadro pandemico, testimoniato dalla riduzione dell'indice Rt e delle ospedalizzazioni sia in area intensiva che negli altri reparti,. (UdineToday)

In zona gialla rimane il divieto di non avere più di due invitati a casa. Il Friuli Venezia Giulia resta ancora zona gialla, almeno per un'altra settimana. (TriestePrima)

Tuttavia, analizzando i dati in nostro possesso con gli esperti che fanno parte della task force sul monitoraggio della pandemia in Friuli Venezia Giulia, l'ipotesi che la nostra regione resti zona gialla al momento è confermata" "Come di consuetudine - spiega Fedriga - attendiamo nella giornata di domani dall'Istituto superiore di Sanità l'indicazione settimanale sul colore delle regioni. (Adnkronos)

Parliamo, complessivamente, di una cifra attorno alle mille 700 persone che verrà vaccinata direttamente in loco. Leggi anche Il Friuli Venezia Giulia resta in zona gialla: rischio moderato, l'indice Rt al di sotto della media nazionale. (Il Messaggero Veneto)

Sono inoltre 2.419 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 65 casi (2,68%). Operatori al lavoro in un reparto di terapia intensiva. (TGR – Rai)