Cecilia Strada: “Mio padre, duro contro le guerre ma anche uomo timido e ironico”

La Stampa INTERNO

Le onde s’infrangono sul ponte della nave umanitaria “People Saving People” da cui, al largo della Libia, Cecilia Strada si prende la pausa per una sigaretta e ricorda il fondatore di Emergency, suo padre.

L’Afghanistan dei “pappagalli verdi” è lontano dall’orizzonte eppure vicino: gli amici che da Kabul scrivono le condoglianze per la morte dell’uomo a cui devono l’uscita indenni da tante battaglie combattono in queste ore da soli l’ultima e la più buia delle sfide, sono «still alive», dicono

(La Stampa)

Su altre fonti

Laura Lezza Getty Images. Gino Strada non piaceva granché, perché in modo naturale si guardava bene dal ricalcare la figura del medico asettico, protetto dal recinto dialettico del suo mestiere di specialista, capace di fornire unicamente pareri tecnici e mai riflessioni “scomode”. (Esquire Italia)

È mai stata gelosa del fatto che suo padre fosse altrove a curare altre persone? Con la mamma chiamavamo Emergency “il mio fratello più piccolo”. (L'HuffPost)

L'idea è partita da Alessandro Lanzani, medico di `Tamponi sospesi´, che l'ha promossa sul suo profilo Facebook: «Come mi piacerebbe che in questo momento di dolore il Comune a Milano con procedura di urgenza assoluta decretasse prima dei funerali di Gino di intestargli una strada o una piazza per accoglierlo degnamente». (AGI - Agenzia Italia)

“A Gino – ricorda – mi legavano l'amore per il nostro lavoro e la solidarietà, che in questo caso vuol dire sentirsi parte di una comunità umana universale. La Spezia - “L'esperienza condivisa con Gino Strada è stata fondamentale per la mia preparazione professionale che dell'apertura culturale”. (Città della Spezia)

La famiglia si sta occupando delle pratiche burocratiche. La presidente di Emergency: "Verrà ricordato a Milano". Tornerà a Milano nei prossimi giorni la salma di Gino Strada, fondatore di Emergency morto Rouen (Francia) nella giornata di venerdì 13 agosto. (MilanoToday.it)

Come mi piacerebbe che piazzale Luigi Cadorna, intestato a un guerrafondaio, diventasse piazzale Gino Strada che la guerra la ripudiava". Su Facebook, Enrico Mentana ha chiesto al primo cittadino di dedicare a Gino Strada un parco cittadino (Il Giorno)