Valeriano Trubbiani morto, addio allo scultore delle macchine belliche

Ancona, 29 agosto 2020 - Ieri pomeriggio è morto il celebre scultore Valeriano Trubbiani.

Nato a Macerata 83 anni fa, e poi trasferito ad Ancona, iniziò la carriera di pittore sul finire degli anni '50 a Roma.

La notizia della sua morte si è diffusa rapidamente nel mondo dell'arte e non solo, suscitando un grandissimo cordoglio.

Ma con il rientro a Macerata nel 1960 iniziò a realizzare sculture in metallo nell'officina del padre, che lo portarono alla partecipazione alla Biennale dei giovani artisti a Parigi del 1963, poi alla Biennale di San Paolo del Brasile nel 1965 e alla Biennale di Venezia del 1966.

Celebre per le macchine belliche e l'immagine topos del rinoceronte, le sue opere sono esposte in tutto il mondo; tra i suoi estimatori, anche il premio Nobel Josè Saramago (il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altri giornali

Lo scultore maceratese si è spento oggi ad Ancona, sua città d’adozione, dopo una lunga malattia. Si è spento oggi a 82 anni. (Cronache Maceratesi)

Nel corso della sua vita, ha esposto alla Biennale di Venezia, al Quadriennale di Roma e in città di mezzo mondo. Negli anni Novanta la creazione, per il capoluogo dorico, della Mater Amabilis in piazza Pertini. (Cronache Maceratesi)

Sue le scenografie relative ai rinoceronti di 'E la nave va di Fellini, le installazioni di uccelli a Recanati per le celebrazioni leopardiane. Noto per l'immagine ricorrente del rinoceronte, si è dedicato agli animali in generale e alle cosiddette macchine belliche. (Corriere Adriatico)