The Apprentice: la storia di Trump, il caimano americano. La recensione da Cannes 2024

The Apprentice: la storia di Trump, il caimano americano. La recensione da Cannes 2024

The Apprentice è il film più commerciabile del Concorso di Cannes 77, quello che segue i codici più diffusi nel mainstream: è la origin story di un grande villain, con un mentore luciferino e un discepolo predisposto al lato oscuro. Solo che in questo caso il Palpatine della situazione è Roy Cohn (Jeremy Strong), avvocato senza scrupoli ammanicato con la mafia italoamericana, e Anakin Skywalker è Donald Trump (Sebastian Stan), costruttore rampante nella New York degli anni ‘70. (Best Movie)

Se ne è parlato anche su altre testate

Era difficile prevedere quanto The Apprentice, film sulla costruzione del personaggio Trump nel mondo degli affari (lo stesso che poi è tracimato in politica), sarebbe stato formulaico e classico. Ali Abbasi, da tempo inglobato nel sistema americano, ha perfettamente compreso come funziona il cinema formulaico e ha capito che, specialmente se si racconta un personaggio come questo, è tutta una questione di punto di vista. (BadTaste.it Cinema)

Roma, 21 mag. - Donald Trump non ha gradito la presentazione al Festival di Cannes di "The Apprentice", biopic che racconta il tycoon da giovane, ambizioso immobiliarista nella New York degli anni Settanta. (Il Sole 24 ORE)

In un ospedale, nel bel mezzo degli anni Ottanta, Donald Trump viene presentato agli spettatori mentre si trova su di un tavolo operatorio e viene sottoposto a una liposuzione. Occorre aspettare fino agli ultimi minuti di The Apprentice per vedere il film sospirato fin dall'inizio. (GQ Italia)

The Apprentice (2024) di Ali Abbasi - Recensione

Il film su Trump, Roy Cohn e l'ex moglie Ivana è stato presentato ieri a Cannes dove ha ricevuto una standing ovation di circa 11 minuti. Le recensioni non hanno gridato comunque al capolavoro, ma si sono abbastanza divise. (Movieplayer)

«Presenteremo un’azione legale per rispondere alle affermazioni palesemente false di questi finti registi». Sono le dichiarazioni del portavoce della campagna di Donald Trump, Steven Cheung, che poi prosegue così: «Questa spazzatura è pura finzione che sensazionalizza bugie che sono state sfatate da tempo. (il manifesto)

New York, primi anni ’70: il giovane immobiliarista Donald Trump conosce l’avvocato Roy Cohn, maestro del ricatto e dello sprezzo per le istituzioni, che lo prende sotto la sua ala protettrice e lo aiuta nella sua inarrestabile ascesa. (quinlan.it)