Terapie anti-Covid19, a firma di Eni il test di supercalcolo più complesso al mondo

CorCom ECONOMIA

L’elevatissima potenza di calcolo, associata alle competenze interne in ambito di modellazione molecolare, è stata messa a disposizione nella seconda fase del progetto europeo Exscalate4Cov, ossia del Consorzio impegnato nell’individuare nuovi farmaci più sicuri e promettenti nella lotta al Coronavirus.

Il 27 ottobre scorso Aifa ha autorizzato lo studio clinico presso l’ospedale Spallanzani di Roma e l’Humanitas di Milano per valutare il Raloxifene come potenziale trattamento per pazienti Covid. (CorCom)

La notizia riportata su altre testate

HPC5, il supercalcolatore industriale più potente al mondo, è una delle risorse spontaneamente messe in campo da Eni nell’ambito di un ampio piano d’azione elaborato dalla società per contrastare la pandemia. (Finanzaonline.com)

È stata la più grande e complessa simulazione di supercalcolo mai realizzata, concepita per individuare nuove terapie anti-Covid. Exscalate4Cov è finanziato con 3 milioni di euro dalla Commissione europea, attraverso il bando europeo all’interno del progetto Horizon, dedicato all’emergenza Covid. (Forbes Italia)

ENI e HPC5: il supercalcolo contro il Covid. Che i supercalcolatori potessero avere un ruolo nella ricerca contro la pandemia era chiaro dagli sforzi infusi fin dal principio su questo fronte, ma ora emerge anche una quantificazione più efficace su quale possa essere il ruolo del supercalcolo in questa fase di ricerca. (Punto Informatico)

È prevista una fase successiva di sperimentazione, durante la quale verrà approfondito lo studio sull’efficacia delle molecole in caso di mutazione del virus. Ben 70 miliardi di molecole potenzialmente attive contro il Covid-19, testate a colpi di 5 milioni di simulazioni al secondo. (Milano Finanza)