Brennero, 10mila agricoltori fermano e ispezionano i tir in ingresso: «Basta falsi made in Italy»

Corriere del Trentino INTERNO

Si sono dati appuntamento al confine del Brennero in diecimila tra ieri e oggi, per protestare contro il «Fake in Italy» e lanciare una raccolta firme per una proposta di legge che preveda l’obbligo dell’indicazione d’origine nell’etichetta in tutti gli stati dell’Unione. Coldiretti ha scelto un posto simbolico per la sua manifestazione: «Da questo valico — spiega Ettore Prandini, presidente nazionale dell’associazione di rappresentanza degli agricoltori — transitano tanti falsi prodotti made in Italy che poi invadono il nostro mercato». (Corriere del Trentino)

La notizia riportata su altri media

Il popolo degli agricoltori chiede a gran voce la tutela del Made in Italy contro il falso proveniente dall’estero e chiede un’etichettatura d’origine chiara per tutte le merci e in tutti i Paesi. «Devo ringraziare gli oltre cinquecento soci che sono voluti venire con noi per raggiungere il Brennero ed essere al fianco al popolo della Coldiretti che si ritrova qui per poter dare forza al Made in Italy che ha tanto bisogno di essere salvaguardato» dichiara il direttore di Coldiretti Campania Salvatore Loffreda. (Il Mattino)

"Cosa accadrebbe se i nostri partner commerciali facessero lo stesso?" L'analisi, in risposta alle proteste di Coldiretti contro "l'invasione del cibo straniero", del professor Marco Mutinelli TRENTO. (il Dolomiti)

In due giorni di presidio al valico del Brennero, i diecimila agricoltori di Coldiretti provenienti da tutte le regioni italiane e in particolare dalla Lombardia — un migliaio i soli bresciani — con l’aiuto delle forze dell’ordine che hanno effettuato un centinaio di controlli sui tir in transito hanno collezionato un vero e proprio bestiario dell’italian sounding food. (Corriere)

Assieme alla delegazione lucana, composta anche da numerosi giovani imprenditori arrivati già ieri, i vertici regionali e provinciali dell’organizzazione agricola, mobilitata per una proposta di legge europea di iniziativa popolare sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola. (Potenza News )

ABRUZZO – Sono centinaia gli agricoltori abruzzesi ieri si sono radunati al Brennero con Coldiretti, insieme ai diecimila “colleghi” italiani, per la mobilitazione contro le importazioni sleali che penalizzano il made in Italy agroalimentare. (Zonalocale)

A denunciarlo è la Coldiretti sulla base di dati Istat in occasione della mobilitazione con diecimila agricoltori, tra cui una folta delegazione di agricoltori di Coldiretti Cremona, in due giorni al Brennero guidati dal presidente Ettore Prandini per chiedere più trasparenza e un netto stop all’ingresso di prodotti da fuori dei confini Ue che non rispettano i nostri stessi standard garantendo il principio di reciprocità delle regole. (CremonaOggi)