Nobel per la Medicina 2019, premiati Willian Kaelin, Peter Radcliffe e Gress Semenza

Il Fatto Quotidiano SALUTE

Svelano i meccanismi alla base del ‘respiro della cellula’, facendo luce su “uno dei processi adattativi più essenziali della vita”, gli studi premiati con il Nobel per la Medicina 2019, vinto dagli americani William G. Kaelin Jr e Gregg L. Semenza e dall’inglese Sir Peter J. Ratcliffe.

E Kaelin, Ratcliffe e Semenza lo hanno spiegato.

L’annuncio è stato dato come ogni anno dal Karolinska Institutet di Stoccolma in Svezia, in diretta via Internet e social network. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

«Riconoscere il valore e il ruolo degli insegnanti, fondamentali per infondere nei loro alunni l’amore della scienza». Ma questo stimola i giovani a fare nuove scoperte. (Corriere della Sera)

Usando topi geneticamente modificati, ha dimostrato che specifici segmenti di Dna situati accanto al gene Epo mediano la risposta all'ipossia. Questa malattia genetica porta ad un aumento drammatico del rischio di alcuni tumori nelle famiglie con mutazioni ereditarie del gene Vhl. (La Repubblica)

Fra questi, l’italiano Francesco Licausi della Scuola Sant’Anna di Pisa, citato lungamente da Ratcliffe nel suo intervento, per aver scoperto che il meccanismo di percezione dell’ossigeno messo in luce dai tre premi Nobel 2019 è presente anche nelle piante. (Adnkronos)

Quelle più vicine ad una realizzazione concreta riguardano l’anemia, le malattie cardiovascolari, le malattie infiammatorie dell’intestino e i tumori. Lo studio ha utilizzato come modello le cellule tumorali del carcinoma mammario umano e ha contribuito alla motivazione dell’assegnazione del Nobel. (La Repubblica)