Mattarella a Bergamo, il saluto a Gori e ai sindaci della provincia

La Repubblica INTERNO

Al termine della Messa da requiem di Donizetti - davanti al cimitero monumentale della città - Mattarella ha salutato alcuni dei sindaci dei comuni della provincia e il primo cittadino di Bergamo, Giorgio Gori.

Published on Jun 29, 2020. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha preso parte, a Bergamo, alla cerimonia di commemorazione delle vittime bergamasche del coronavirus.

(La Repubblica)

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Senza cedere alla tentazione illusoria di mettere tra parentesi questi mesi drammatici per riprendere come prima. Ricordare significa riflettere, seriamente, con rigorosa precisione, su ciò che non ha funzionato, sulle carenze di sistema, sugli errori da evitare di ripetere", ha detto ancora Mattarella. (La Repubblica)

Carenze del sistema ed errori. Durante i ''mesi caldi'' dell'emergenza Covid, Bergamo è stata vittima, suo malgrado, di un vero eccidio. (ilGiornale.it)

Significa allo stesso modo rammentare il valore di quanto di positivo si è manifestato. La straordinaria disponibilità e umanità di medici, infermieri, personale sanitario, pubblici amministratori, donne e uomini della Protezione civile, militari, Forze dell'Ordine, volontari. (Corriere della Sera)

Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana, fondamentale per il nostro lavoro. In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro, svolgiamo un servizio pubblico. (Il Fatto Quotidiano)

"Noi stessi – prosegue Fusco – siamo stati invitati a partecipare come Comitato dopo numerosi solleciti al responsabile comunicazione del Comune di Bergamo lo scorso giovedì pomeriggio". Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, assisterà all’esecuzione della Messa da Requiem di Donizetti al cimitero Monumentale di Bergamo. (IL GIORNO)

Stavolta, insomma, non c’è alcuna ambiguità dietro la «maggioranza silenziosa» di cui parla il capo dello Stato. E pure adesso lo fa per indicare basi autentiche di ripresa, in oggettiva e non dichiarata contrapposizione alle letture catastrofiste di qualche leader di partito, che insiste a soffiare sterilmente sul fuoco. (Corriere della Sera)