La prima uscita di Vannacci "da candidato": «Mettere il nome "Generale" sulla scheda? Perché no»

Corriere della Sera INTERNO

«Mettere il nome “Generale” sulla scheda delle Europee? Perché no, ci sto pensando… Del resto quello dei Cinque Stelle (Dino Giarrusso, ndr) la volta scorsa fece scrivere “Iena”… Credo che anche “Generale” ci possa stare». Roberto Vannacci, per la sua prima uscita ufficiale da candidato «indipendente» della Lega, sceglie il museo della Casa del boia a Lucca, dove presenta il suo nuovo libro: «Il coraggio vince». (Corriere della Sera)

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A Roberto Vannacci deve essere sembrato un assist perfetto quello del Partito democratico, che sui social ha lanciato la campagna «Ignoralo» contro il candidato della Lega alle prossime Europee, dopo la sua proposta di creare classi separate per gli studenti disabili. (Open)

Continuano a fare discutere le “classi separate” per gli studenti disabili ipotizzate da Roberto Vannacci, candidato leghista ad un seggio al prossimo europarlamento. Da Rimini arriva un appello “a tutte le persone che si riconoscono nel valore della solidarietà cristiana affinché questi messaggi paragonabili a forme arcaiche di ‘eugenetica efficientista’ vengano respinti. (Corriere Romagna)

LUCCA – “La carica “generale” sulla scheda? Perchè no, Giarrusso dei 5 Stelle scrisse Iena. Ci sto pensando, vedremo”. T-shirt bianca con il suo faccione e lo slogan “Ignoralo”, il meme creato dal Pd, il generale delle polemiche Roberto Vannacci si presenta in un luogo dal nome tristemente evocativo, l'antica “casa del boia” di Lucca, per presentare il suo nuovo libro “Il coraggio vince”. (La Repubblica Firenze.it)

È quanto replica il capogruppo della Lega a Palazzo Vecchio Federico Bussolin alle dichiarazioni del capogruppo Fdi Alessandro Draghi su una possibile candidatura del generale Roberto Vannacci, nelle file del Carroccio, in Consiglio comunale. (Tiscali Notizie)

Anche a Prima di Domani, talk show di Bianca Berlinguer su Rete 4, il tema è tornato d'attualità. Ha fatto un'intervista successiva dicendo che non si è mai sognato di pensare che ci vogliono classi separate, ma che intendeva dire che ci vuole un aiuto in più". (Liberoquotidiano.it)

A cominciare dalla mancanza strutturale di insegnanti di sostegno specializzati. (ilmessaggero.it)