EssilorLuxottica riconferma Francesco Milleri con l’82,9% dei Voti

QuiFinanza ECONOMIA

Francesco Milleri, attuale presidente e amministratore delegato di EssilorLuxottica, è stato riconfermato nel suo ruolo con un'ampia maggioranza del 82,9% dei voti durante l'assemblea annuale della società a Parigi. La proposta di conferma è arrivata dalla controllanta Delfin, che detiene il 32,5% del capitale, garantendo continuità e stabilità nel vertice aziendale. Secondo la legge francese, che regola le pratiche di voto delle società quotate a Parigi, ogni candidato è stato votato singolarmente. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altre testate

L’assemblea degli azionisti, riunitasi in un edificio dell’Institut de France nel pieno centro di Parigi a pochi passi da Notre Dame, ha rieletto per la terza volta Milleri nel cda del colosso dell’occhialeria con il voto favorevole dell’82,96% del capitale presente. (Il Sole 24 ORE)

Il nuovo modello, attualmente venduto a 299 euro, si pone come un’opzione interessante per chi cerca un dispositivo principalmente per l’uso multimediale piuttosto che per il gaming o altre operazioni più complesse, data la sua configurazione hardware meno performante. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Essilux ha nel Dna la crescita attraverso le acquisizioni. Milleri lo spiega così: «Dovete considerare che nella nostra industry non c'è niente di così rilevante, non c'è niente di trasformazionale. (Nordest Economia)

Che cosa succede in EssilorLuxottica (Start Magazine)

Durante l’assemblea, sono state approvate tutte le delibere proposte dal Consiglio di Amministrazione, delineando una visione ambiziosa per il futuro dell’azienda. Tra le decisioni più rilevanti, è stato annunciato un dividendo pari a Euro 3,95… (Radio Più)

Sarà terzo mandato per Francesco Milleri, ceo e presidente di EssilorLuxottica. Via libera dagli azionisti anche alla remunerazione del manager che gratifica i risultati centrati negli ultimi anni: ora il compenso passerà da 4,9 milioni di euro (tra variabile e fisso), a una nuova politica che prevede 2,1 milioni fissi e tra il 150% e il 300% di variabile. (ilGiornale.it)