La brutta deriva da evitare sul caso Generali

ilGiornale.it ECONOMIA

La questione è quindi elementare: chi ha investito una montagna di capitale proprio - Caltagirone e Del Vecchio - vuole avere voce in capitolo.

Tutto il resto è contorno, di volta in volta ammantato da spiegazioni giuridiche, pareri super partes, cacciatori di teste anglofoni e consulenti per la comunicazione.

Perché ci sta che Caltagirone abbia deciso di dimettersi dal cda della società dove ha messo 2,4 miliardi senza poter contare nulla

I destini di Generali, la società finanziaria più internazionale e più strategica che abbiamo in Italia, rischiano di essere decisi in una rissa da cortile, ancorché di alto livello. (ilGiornale.it)

Su altre testate

Nessuno esclude che Bardin – l’ad di Delfin “occhi” e “orecchie” di Del Vecchio dentro le Generali – possa prossimamente seguire l’esempio di Caltagirone ed uscire dal cda Il consiglio, secondo Caltagirone, gli avrebbe impedito di «dare il proprio contributo critico» e assicurare «un controllo adeguato». (La Stampa)

Generali, Gaetano Caltagirone esce dal Cda: una strategia per il futuro? Francesco Gaetano Caltagirone lascia la vice presidenza e il board del Gruppo Generali, la più grande società italiana di assicurazioni con un fatturato di oltre 92 miliardi di euro. (Virgilio Notizie)

Nella sua lettera Caltagirone accusa il consiglio di non essere più la reale sede deliberante della società. Con le dimissioni dal consiglio, dai comitati e dalla vicepresidenza, dunque, Caltagirone intende risolvere una situazione di carico di «responsabilità senza informazioni». (ilGiornale.it)

In attesa di conoscere qual è il piano industriale alternativo del patto che riunisce insieme Caltagirone, Leonardo Del Vecchio (6,6%) e la Fondazione Crt (1,6%), gli investitori storcono il naso perché le battaglie tra gli azionisti di solito danneggiano le aziende (La Repubblica)

Francesco Gaetano Caltagirone (a sinistra) e Philippe Donnet alla fine dell'assemblea di Generali del 2017 - Reuters. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . . Con le dimissioni di Francesco Gaetano Caltagirone si alza il livello dello scontro sul futuro di Assicurazioni Generali, la più grande compagnia assicurativa italiana. (Avvenire)

E nello stesso tempo, la bella addormentata da scuotere, la compagnia assicurativa che ha sprecato troppe occasioni per dare la zampata al mercato europeo, prendendosi il posto che potrebbe avere (più importante di quello che ha), insomma, una macchina da guerra potenziale, che però non marcia a pieni giri (La Repubblica)