Coronavirus in Sardegna, le terapie intensive sfiorano il 30 per cento

La Nuova Sardegna INTERNO

Si avvicina pericolosamente alla soglia critica del 30% l'occupazione dei posti letto nelle terapie intensive in Sardegna, ma è tutto il sistema a sentire maggiore pressione.

A Oristanese nel reparto Covid dell'ospedale di Ghilarza su 15 letti disponibili, 12 risultano occupati, mentre a Bosa su 15 ne sono occupati sette.

Riorganizzazione in corso anche nel Sassarese, dove nei giorni scorsi era stato lanciato l'allarme per il tutto esaurito

Nel frattempo però Ats è alla ricerca di nuovi posti letto e in tutta l'Isola stanno via via riaprendo i reparti Covid chiusi agli inizi dell'anno e quando la regione si trovava in fascia bianca. (La Nuova Sardegna)

Su altri media

Le riaperture a partire dal 26 aprile in Sardegna. Ricominceranno gli spettacoli, che in zona gialla potranno svolgersi anche al chiuso con capienza limitata. (Sassari Oggi)

Una differenza troppo elevata per Elisa Tumatis, ventisettenne di Maracalagonis, da oltre un anno lavora come rider. È una paga troppo bassa, il mezzo lo devo mettere io e non posso rifiutare le proposte di consegna” (Casteddu Online)

Sono invece 367 (+1) persone attualmente ricoverate in ospedale in reparti non intensivi, mentre sono 61 (+3) i pazienti in terapia intensiva. Sono 51.742 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. (Cagliaripad)

“Chiediamo ai sindaci di non fermare e spegnere i luna park”, spiega Luigi Lo Russo, giostraio sardo: “Al Governo, invece, chiediamo linee guida sicure. Più di cento ambulanti, tra loro tanti giostrai, hanno marciato da viale Trento a via Roma a Cagliari, per protestare sotto il Consiglio regionale. (Casteddu Online)

(immagine di repertorio) Per tutti è scattata la sanzione prevista dalla normativa per non aver rispettato il divieto di assembramento, l’uso della mascherina e per presenza fuori dal territorio comunale senza giustificata motivazione. (Casteddu Online)

Sono state diverse, a esempio, le attività chirurgiche non legate al covid rimandate o sospese proprio per lo spostamento di rianimatori verso i reparti Covid” Se la pressione sugli ospedali risulta ancora sotto controllo, è importante sapere in primo luogo quale sia, a oggi, la reale disponibilità dei posti letto in Rianimazione attivati negli ospedali della Sardegna”. (SardiniaPost)