America Latina, 1.089.000 i contagi

La Nuova Sardegna ESTERI

E' sempre il Brasile, secondo Paese al mondo per contagi dopo gli Stati Uniti, a guidare la classifica con 555.383 casi (+28.936) e 31.199 morti (+1.262).

- BUENOS AIRES, 3 GIU - Continua senza pause la progressione della pandemia da coronavirus in America latina, dove nelle ultime 24 ore i contagi sono saliti a 1.089.479 (+45.018) mentre i morti hanno raggiunto quota 54.231 (+1.884), tenendo in apprensione i 34 Paesi e territori latinoamericani che fanno parte di una statistica elaborata quotidianamente dall'ANSA. (La Nuova Sardegna)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Negli USA previsti fino a 135 mila morti a fine giugno. I morti per coronavirus negli Stati Uniti potrebbero superare quota 115 mila entro il 20 giugno. Usa, altri 740 morti in 24 ore. Il coronavirus ha causato 743 nuovi decessi in 24 ore negli Stati Uniti, secondo il conteggio della Johns Hopkins University. (Corriere del Ticino)

Nelle ultime 24 ore i contagi sono saliti a 1.089.479 (+45.018), mentre i morti hanno raggiunto quota 54.231 (+1.884). Ed è sempre il Brasile, secondo Paese al mondo per contagi dopo gli Stati Uniti, a guidare la classifica con 555.383 casi (+28.936) e 31.199 morti (+1.262). (Sky Tg24 )

Mancano équipe interdiocesane, o l’adeguata preparazione dei formatori, chiamati soprattutto a intervenire sulla maturità affettiva e sessuale dei futuri sacerdoti. (Servizio Informazione Religiosa)

Il Brasile, secondo Paese al mondo per contagi dopo gli Stati Uniti, è salito a 526.447 casi (+11.600) e 29.937 morti (+623). Lo segue il Perù con 170.039 contagiati (+5.563), sono 4.634 i morti, e il Cile (105.159 e 1.113 morti). (Notizie - MSN Italia)

A guidare la triste classifica è il Brasile, secondo paese al mondo per contagi dopo gli Stati Uniti, con 555.383 casi (+28.936) e 31.199 morti (+1.262). Segue il Perù con 174.884 contagiati, di cui 4.767 sono deceduti, e il Cile (108.686 vittime e 1.188 morti). (Rai News)

Vale la pena di ricordare che i dati ufficiali sono contestati in molti Paesi e con ogni probabilità sottostimati, a causa dei pochi tamponi, delle condizioni di mancanza di servizi sanitari e isolamento di territori periferici, o anche per motivazioni politiche. (Servizio Informazione Religiosa)