Libia, il figlio di Gheddafi escluso dalle elezioni. Ma la corsa al voto rischia di essere un flop e di incrinare il paese

Il Mattino ESTERI

La prima clamorosa esclusione, per quanto attesa, è stata quella di Saif al Islam Gheddafi, secondogenito dell'ex rais Muammar.

L'Alta commissione elettorale della Libia ha respinto la sua candidatura alla elezione presidenziale che dovrebbe svolgersi il 24 dicembre prossimo.

Mentre non.

Secondo un documento della Hnec, l'esclusione è avvenuta perché Saif è ancora ricercato dalla Corte Penale Internazionale dell'Aja per crimini di guerra. (Il Mattino)

Su altri media

La decisione è stata pubblicata sul sito della commissione elettorale. Fonti ufficiali hanno aggiunto che Saif Al-Islam Gheddafi è stato escluso a causa di una sentenza giudiziaria nei suoi confronti. (L'AntiDiplomatico)

via Getty Images Libya's eastern military chief Khalifa Haftar waves after a speech at the local headquarters of the High National Election Commission in the eastern city of Benghazi on November 16, 2021. (L'HuffPost)

Aldilà degli altisonanti impegni assunti dalla comunità internazionale, è evidente che il caos potrebbe produrre l’inevitabile slittamento del voto Non migliore sorte vorrebbe essere riservata a Dbeibah, l’attuale Primo Ministro in carica, che non si è dimesso tre mesi prima della corsa così come prevede il regolamento elettorale. (L'HuffPost)

Quest’ultimo, secondo quanto riportato dal quotidiano The Libya Observer, avrebbe incontrato il capo di stato maggiore libico, Mohammed Al-Haddad. Figlio dell’ex dittatore Muammar Gheddafi, Saif era considerato uno dei principali candidati alle prossime elezioni presidenziali. (Sicurezza internazionale)

E' fra i 25 candidati di cui sono stati bocciati i documenti. - TRIPOLI, 24 NOV - La Commissione elettorale libica ha annunciato di aver respinto la candidatura di Saif al-Islam Gheddafi, figlio dell'ex dittatore Muammar, alle elezioni presidenziali previste per il 24 dicembre. (La Nuova Sardegna)

(di Gino Lanzara ). Le notizie che arrivano dalla Libia sembrano confermare il pessimismo espresso da più parti circa regolarità e bontà concettuale della tornata elettorale di imminente svolgimento in Libia. (Difesa Online)