Labirinti e distopie alla Biennale di Venezia

Ci concentriamo su quello al Padiglione Centrale ai Giardini, intitolato Can’t help myself, l’opera più fotografata in Laguna quest’anno.

Il suo universo psych formalmente filamentoso è centrato sulla figura umana, ossessioni e paure assumono sembianze per lo più figurali.

I temi del doppio e del disorientamento hanno un peso rilevante nella mostra internazionale di questa Biennale 2019.

Il tutto a suggerire una possibile passeggiata tematica, un tracciato di fruizione in grado di collegare progetti separati. (Artribune)

Ne parlano anche altri media

I corpi delle 3 figure sono composti anche da palazzi (omaggio alla Casa delle Donne in quanto struttura accogliente), tutti gli elementi del disegno si sostengono vicendevolmente. (Arte Magazine)

Nel 1984 ha costituito la società Mikado Film, con cui ha distribuito e prodotto film dei più rappresentativi registi italiani e stranieri. Nel 1994, in occasione del centenario della nascita del cinema, è stato insignito dal presidente della Repubblica del titolo di commendatore. (VeneziaToday)

Venice Virtual Reality è la prima competizione assoluta di opere in Realtà Virtuale (VR), che dal 2017 si svolge durante la Mostra Internazionale d’arte Cinematografica, diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta. (Cinecittà News)

FIRENZE - Domenica 20 ottobre è stato assegnato, nell’ambito della XII Florence Biennale – Mostra internazionale di arte contemporanea e design, il Premio alla carriera “Lorenzo il Magnifico” allo scultore messicano Gustavo Aceves, che vive e lavora a Pietrasanta (LU). (Arte Magazine)