Carlos Ghosn, perquisita la casa di Tokyo dell’ex ceo di Nissan-Renault fuggito in Libano

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

I media libanesi avevano riferito che Ghosn era atterrato all’aeroporto di Beirut con un jet privato proveniente dalla Turchia.

Alcuni giornali inoltre notano come l’idea di concedere a Ghosn la libertà vigilata su cauzione risulti essere stata poco saggia alla luce di quanto accaduto.

Intanto la Turchia ha aperto un’indagine sul passaggio a Istanbul di Ghosn: secondo i media turchi, sette persone sono state fermate e interrogate. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri media

Il mandato d'arresto nei confronti del manager è stato ufficializzato da Albert Sehran, ministro della giustizia del Libano, paese in cui si è rifugiato Ghosn. Nelle ultime ore l'Interpol ha emesso un mandato d'arresto nei confronti di Ghosn, confermando così quanto emerso nelle ultime ore. (Motorsport.com Italia)

È di oggi, 2 gennaio, la notizia dell’Interpol che ha emesso un mandato d’arresto per Carlos Ghosn e lo ha comunicato alle autorità del Libano, dove si trova al momento l’ex presidente di Nissan-Renault. (Open)

L’ufficio della presidenza libanese ha smentito le notizie di alcuni media secondo le quali il presidente Michel Aoun aveva accolto all’aeroporto di Beirut l’ex presidente di Nissan-Renault Carlos Ghosn (Quotidiano di Puglia)

Dopo il suo arresto, invece, sono emersi rapporti sempre più tesi tra i team dei rispettivi vertici. L'idea di Ghosn - ricorda FT - era quella di impostare un percorso di integrazione sempre maggiore, con l'obiettivo di raggiungere 10 miliardi di euro di sinergie congiunte entro il 2022, rendendo così l'alleanza "irreversibile". (Adnkronos)

Al suo arrivo in Libano, Ghosn aveva fatto sapere di voler parlare ai media per fornire la sua versione dei fatti che lo hanno portato all'arresto per frode fiscale, malversazione e abuso di fiducia aggravata nel novembre del 2018 a Tokyo, dove ha trascorso 130 giorni in carcere prima di essere rilasciato su cauzione, sotto strettissima sorveglianza delle autorità nipponiche e con il divieto di parlare alla stampa e di lasciare il Paese. (Ticinonline)

Alcuni a Beirut ipotizzano addirittura che Ghosn, ancora lodato per il suo senso degli affari, sia stato richiamato in Libano. Carlos Ghosn ha confermato di essere arrivato nel suo Paese natale, il Libano, in fuga da quella che in Giappone ha definito "ingiustizia e persecuzione politica". (Yahoo Notizie)