Semestre bianco di Sergio Mattarella: cosa significa e cosa succede

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Semestre bianco, Mattarella verso la fine del mando. Ecco cosa dice l’articolo 88: «Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse.

L’obiettivo è adesso arrivare a febbraio 2022, quando ci sarà il successore di Sergio Mattarella

Il così detto «semestre bianco» è dunque il frutto di una norma che mira a tutelare i principi democratici che ispirano la Costituzione. (Ultim'ora News)

Se ne è parlato anche su altri media

i sono due linee di pensiero rispetto al semestre bianco cominciato ieri: non essendo possibile sciogliere le Camere in caso di crisi, i partiti della maggioranza cominceranno ad alzare il tiro giorno dopo giorno, aumentando richieste, fibrillazioni, conflittualità; oppure, per riprendere la riflessione di Luigi Zanda, che di un futuro presidente della Repubblica come Francesco Cossiga fu portavoce per diversi anni, "sebbene la politica abbia atteso sempre questa finestra con grande trepidazione, non è mai accaduto che si dovesse rimpiangere il non poter indire elezioni in quel periodo" (la Repubblica)

C'è anche chi già ipotizza che i partiti possano chiedere a Mattarella di dare la disponibilità a farsi rieleggere per un secondo mandato. La finestra del semestre bianco fu introdotta durante i lavori dell'Assemblea Costituente con l'obiettivo di evitare che il Capo dello Stato usasse il potere di scioglimento del Parlamento per garantirsi la rielezione. (Gazzetta del Sud)

Da oggi, infatti, comincia il semestre bianco, ovvero gli ultimi sei mesi del mandato del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato mantiene poteri anche nel semestre bianco: ecco quali. (Periodico Italiano)

Il timore era infatti che un presidente autoritario in scadenza di incarico potesse prorogarsi i poteri, indicendo nuove elezioni “pilotate” per ottenere la rielezione. Ma non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura”. (L'Unione Sarda.it)

Negli ultimi sei mesi del suo mandato, che dura sette anni, il presidente della Repubblica non puo' sciogliere anticipatamente le Camere. Lo stabilisce l'articolo 88 della Costituzione: «Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse. (La Stampa)

Oltre al tradizionale discorso di fine anno, il Capo dello Stato può decidere di parlare agli italiani, magari in diretta televisiva e a reti unificate. Rinvio delle leggi. Il Presidente può rinviare alle Camere una legge da loro approvata. (Tiscali Notizie)