Autostrade, Acs non molla: accordo complicato

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FormulaPassion.it ECONOMIA

La vendita dell’88% di Autostrade per l’Italia resta in bilico.

Ancora qualche giorno quindi e un nuovo cda esaminerà nel merito l’offerta della cordata.

Una soluzione che, come prevedibile, non convince affatto Cdp in primis, che è intenzionata a bocciare anche l’alternativa proposta da Pèrez, ovvero quella di fondere Aspi con Abertis.

In attesa che vengano definiti gli ultimi dettagli, l’edizione odierna di Repubblica sottolinea comunque come Pèrez non abbia nessuna intenzione di mollare la presa. (FormulaPassion.it)

Ne parlano anche altre fonti

Il fondo britannico denuncia una “interferenza politica” sulla questione e, nella lettera, si rivolge direttamente al Premier Mario Draghi, al Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini ed alla Commissione europea, citando una precedente missiva del Ministero indirizzata ad Atlantia e chiedendo di porre fine a queste pressioni (QuiFinanza)

Solamente a valle della pronuncia assembleare sull’offerta – e comunque entro il 28 maggio 2021, attuale termine di validità dell’offerta a seguito della convocazione – il Consiglio si riunirà per assumere le proprie determinazioni finali in merito (Il Cittadino on line)

Nella missiva - che l'ANSA ha visionato -, indirizzata al premier Mario Draghi e ai Ministri dell'Economia e delle Infrastrutture Franco e Giovannini, e per conoscenza alla Commissione Ue, si fa riferimento ad una missiva inviata dal Ministero delle infrastrutture ad Atlantia, con cui - dice Tci - "il governo italiano sta esercitando una interferenza politica" (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il fondo britannico, azionista della holding, in sostanza chiede all'esecutivo di Mario Draghi di non premere sulla holding per chiudere la, ora contesa fra la cordatae la società spagnolaTCI, in una lettera, chiede anche didel gruppo spagnolo guidato da Florentino Perez, che ha messo sul piatto circa 10 miliardi per la concessionaria autostradale. (Teleborsa)

Gli Stati Uniti e il Brasile intrattengono colloqui bilaterali da febbraio e il ministro dell’ambiente di Bolsonaro si è espresso apertamente sul suo desiderio di sostegno finanziario degli Stati Uniti per la conservazione dell’Amazzonia. (LaPresse)

Si consolidano anche abitudini come l’acquisto di prodotti sfusi (26% dei rispondenti) e di oggetti di seconda mano (23%) Va detto però che, causa lockdown, nel 2020 abbiamo trascorso molto tempo in casa e questo ha inevitabilmente avuto un impatto sui consumi. (Yahoo Finanza)