Meloni: "Noi sempre con l'Ucraina. Ma serve una prudenza maggiore"

Meloni: Noi sempre con l'Ucraina. Ma serve una prudenza maggiore
ilGiornale.it ESTERI

Prudenza, prudenza. È la parola del giorno, quella che Giorgia Meloni pronuncia più volte, quella che ripete come un mantra. «Non so perché il segretario generale della Nato abbia detto una cosa del genere. Il mio consiglio è che bisogna essere molto più prudenti». Gelida, la faccia seria, la premier appare in tv all'ora di pranzo e stronca così sul nascere l'idea di consentire a Zelensky di usare le armi degli alleati per colpire obbiettivi militari in territorio russo. (ilGiornale.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Quindi che chi può lo fermi". Questo signore è pericoloso, perché parlare di terza guerra mondiale, di armi occidentali, europee e italiane che vadano a colpire e uccidere nel cuore della Russia mi sembra molto molto pericoloso, avventato. (ilmessaggero.it)

"Mi dicono che il segretario generale della Nato Stoltenberg, a Sofia, continua a ribadire che le armi italiane e le armi europee dovrebbero colpire e uccidere in Russia. Questo signore è pericoloso, perché parlare di terza guerra mondiale, di armi occidentali, europee e italiane che vadano a colpire e uccidere nel cuore della Russia mi sembra molto molto pericoloso, avventato. (Il Sole 24 ORE)

"L'Ucraina ha le mani legate a causa delle restrizioni all'uso delle armi" fornite dall'Occidente. E' quanto ha sottolineato il segretario generale Jens Stoltenberg in una conferenza stampa a Sofia a margine della sessione di primavera dell'Assembla parlamentare dell'Alleanza. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Armi all'Ucraina, Stoltenberg non decide al posto dell'Italia

"Questo signore è pericoloso, perché parlare di terza guerra mondiale, di armi occidentali, europee e italiane che vadano a colpire e uccidere nel cuore della Russia mi sembra molto molto pericoloso, avventato. (Repubblica TV)

Una serie di decisioni messe in atto dagli organi decisionali di Diritto Internazionale ha messo in subbuglio le cancellerie di tutto il mondo.La richiesta del procuratore della Corte Penale Internazionale Karim Khan di emanare mandati di arresto per Netanyahu e il ministro della difesa Yoav Gallant, per presunti crimini di guerra, e per i capi di Hamas, Yehiya Sinwar, il leader delle Brigate Izzedine al-Qassam Mohammed Diab Ibrahim al-Masri e il capo politico di Hamas Ismail Haniyeh per crimini contro l’umanità, dal punto di vista giuridico è un atto infamante, che se confermato, avrebbero risvolti giuridici e non molto rilevanti per chi li ha ricevuti. (IlSudest)

Come ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, «non esiste un segretario Nato o una nazione che decide la linea per tutte le altre». (Liberoquotidiano.it)