Convincere Haftar a sganciarsi da Francia e Russia e fare accordi con Roma: la missione "segreta" di Meloni in Libia

Farsi largo, conquistare spazi che da tempo sono occupati da altri. Dai turchi, a Tripoli. Ma soprattutto dai russi, gli egiziani, i francesi che sostengono il generale Khalifa Haftar in Cirenaica. Con questo intento Giorgia Meloni vola in Libia in una visita di Stato che i media italiani scoprono da quelli libici all’ultimo minuto, tenuta riservata per ragioni di sicurezza, dicono da Palazzo Chigi (L'HuffPost)

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La politica, nelle reazioni, si divide. Intanto la presidente del consiglio Giorgia Meloni è in visita in Libia, nella cornice del Piano Mattei per l’Africa. Servizio di Augusto Cantelmi Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)

È questo il doppio binario sul quale si muove la trasferta di Giorgia Meloni in Libia, restata riservata e fuori dall'agenda ufficiale comunicata da Palazzo Chigi fino a lunedì sera «per ragioni di sicurezza» e «su richiesta dell'intelligence». (ilGiornale.it)

Giorgia Meloni è stata prima a Tripoli, dove ha incontrato il primo ministro del governo di unità nazionale libico, Abdul Hamid Mohammed Dabaiba, e poi a Bengasi dove ha avuto un colloquio con il generale Khalifa Belqasim Haftar. (Fanpage.it)

La stabilità nella regione e il contenimento dei flussi migratori, ma anche la cooperazione bilaterale, gli obiettivi principali della missione.A Tripoli la premier ha incontrato il primo ministro del governo di unità nazionale libico Abdul Hamid Mohammed Dabaiba e successivamente il presidente del Consiglio presidenziale libico, Mohammed Yunis Ahmed Al-Menfi. (Tiscali Notizie)

La premier Giorgia Meloni è atterrata a Bengasi dove ha incontrato a Bengasi dove ha incontrato Khalifa Belqasim Haftar, generale dell'esercito nazionale arabo di Libia. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (Il Sole 24 ORE)

Il primo passo sarà quello di aiutare la Libia a riqualificare gli impianti sportivi e, in seguito, accogliere giovani atleti libici in Italia. (la Repubblica)