“Stile di vita troppo salutare per avere un tumore al seno”: così la diagnosi arriva in ritardo…

Il Fatto Quotidiano SALUTE

Aveva così deciso di fare un viaggio già programmato e di andare dal medico una volta tornata.

Kate Callaghan ha deciso di curarsi nel dentro Hop4Cancer in Messico per una terapia alternativa che include misure per sostenere il sistema immunitario e piccole dosi di chemioterapia.

Inoltre, avevo allattato per quattro anni, cosa che dovrebbe prevenire il tumore al seno”.

È il 4 novembre che arriva la vera diagnosi: cancro al seno al quarto stadio, diffuso al sistema linfatico: “È stato un incubo. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Cancro al Seno, Sintomi e Noduli al seno. Cancro al Seno Sintomi – Il primo segnale o sintomo a cui prestare attenzione è la formazione di un nodulo anomalo percettibile con la palpazione del seno. Cosa Fare dopo aver scoperto il tumore al seno. (Adirai Notizie)

Ildei loro pazienti sono al quarto stadio del cancro» ha detto Kate. Tumore al seno, trascura un noduletto dopo l'allattamento: scopre un cancro al quarto stadio. di Red online. ROMA - Kate Callaghan era sotto shock quando, qualche settimana fa ha scoperto che un piccolo nodulo che aveva al seno è in realtà un cancro al quarto stadio che si è diffuso ai linfonodi e al fegato. (Il Gazzettino)

Quando si è fatta visitare ad agosto, le è stato detto che non era nulla di cui preoccuparsi. «Non rientravo nelle- ha detto a- Sono salutare e relativamente giovane, senza una storia familiare di predisposizione al cancro. (Il Mattino)

«Non rientravo nelle- ha detto a- Sono salutare e relativamente giovane, senza una storia familiare di predisposizione al cancro. Ildei loro pazienti sono al quarto stadio del cancro» ha detto Kate. (Leggo.it)

Per affrontare le cure, della durata di circa tre settimane, sono necessari 73mila dollari e per aiutare la madre due suoi amici hanno lanciato una raccolta fondi che ha riscosso un incredibile successo. (TuttoMotoriWeb.com)

Purtroppo l’approccio chirurgico risulta a volte problematico per i pazienti recidivi o segnati da più patologie coesistenti. La tecnica della crioablazione si esegue con guida ecografica, posizionando all’interno della lesione un ago da cui fuoriesce azoto liquido con una temperatura di circa -140 gradi. (BiomedicalCuE)