Covid, l’allarme: “In Sicilia pericoloso focolaio di contagi tra infermieri vaccinati”

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“Insomma, quando c’è di mezzo l’incolumità dei pazienti e degli operatori sanitari – prosegue – la mancanza di un’informazione spontanea, tempestiva ed esaustiva da parte di talune aziende sanitarie, rappresenta un fatto di estrema gravità.

Coronavirus Sicilia la nota del nursing Covid, l’allarme: “In Sicilia pericoloso focolaio di contagi tra infermieri vaccinati” di Redazione 15 Settembre 2021. “Apprendiamo in queste ore, con non poca preoccupazione, di un nuovo pericoloso focolaio di contagi, in un’altra Regione, la Sicilia, da noi attentamente monitorata nelle ultime settimane come una delle più a rischio, insieme a Lazio e Lombardia, per la recrudescenza di infezioni. (ilSicilia.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Per maggiori informazioni e registrazione gratuita https://www.casteducation.it/ utilizzando il codice coupon 17SET3. L’infermiere responsabile come il medico L’evento è accreditato AGENAS come FAD sincrona, che permette di ottenere 12,6 crediti ECM. (BRIANZA WEB)

La Commissione per valutare i certificati medici. Nel frattempo, è stata nominata la Commissione che si occuperà della verifica dei certificati di esenzione dalla vaccinazione presentati dai sanitari ad oggi non vaccinati Anche l’Usl conta di ridurre ulteriormente il numero di chi rifiuta, senza certificato medico, il vaccino. (AostaSera)

Leggi la notizia integrale su: I Nuovi Vespri. Il post dal titolo: «Covid, Sindacato Infermieri all’attacco: mille e 848 sanitari contagiati in 30 giorni. Parla Antonio De Palma, presidente del Sindacato degli Infermieri italiani Nursing Up: “Se ad oggi, 50 infermieri al giorno, quasi tutti vaccinati, si ammalano ancora di Covid, abbiamo diritto a una spiegazione. (GeosNews)

E in Sardegna semaforo rosso del Tar per il rientro in corsia di 173 sanitari senza vaccino anti Covid-19. È la prima pronuncia di questo tipo, in Italia, per un ricorso contro l’Ordine professionale e non nei confronti delle Aziende sanitarie. (Nurse24)

Per sostituire buona parte dei 22 infermieri che in Valle d’Aosta non si sono sottoposti a vaccino anti-Covid e non hanno presentato certificazione idonea a giustificarne l’esonero l’Usl punta sui 16 candidati del concorso ancora da espletare, che però hanno già superato la prova di francese. (Nurse Times)

Il caso di Palermo poi è emblematico: professionisti della sanità che avrebbero scoperto di essere infetti dalla sera alla mattina. E pretendiamo di sapere se i vertici del Ministero della Salute siano al corrente di questo atteggiamento da parte di talune amministrazioni locali. (brindisilibera.it)