Meloni vede Stoltenberg, focus su Ucraina, fianco Sud e spese militari

Agenzia askanews INTERNO

Roma, 8 mag. – La Nato faccia di più per proteggere il fianco Sud. Grazie all’Italia per il suo impegno, in Ucraina e non solo, ma servono maggiori investimenti in difesa. Questo, nella sostanza, il senso dell’incontro di questa mattina a Palazzo Chigi tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Un’ora di faccia a faccia sugli argomenti di stretta attualità, in vista del vertice Nato in programma a luglio a Washington: l’Ucraina, il Medio Oriente, il contributo di Roma all’Alleanza, che chiede di arrivare al 2% del Pil speso nella difesa (con l’Italia ferma sotto l’1,5%). (Agenzia askanews)

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E comunque «la Nato non ha intenzione di schierare forze in Ucraina». Accolto ieri a Palazzo Chigi da Giorgia Meloni, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg prova a stemperare le tensioni legate a un impensabile, almeno per ora, intervento dell’Alleanza nel conflitto russo-ucraino. (il manifesto)

Sia nell’opinione pubblica, sia ai vertici di tutte le diplomazie internazionali. Che la linea del governo italiano sia filo -atlantica e pro Ucraina è circostanza su cui nessuno ha dubbi. (ilGiornale.it)

Giorgia Meloni chiede un impegno maggiore alla Nato sul fianco Sud dell’Alleanza atlantica, cioè una presenza militare più robusta nelle acque del Mediterraneo e negli Stati del Nord Africa. (Corriere della Sera)

"Ho elogiato l'Italia per essere un fedele e importante alleato della Nato, contribuendo in molti modi diversi alle missioni dell'Alleanza", un contributo "molto apprezzato" da parte di un "alleato chiave". (La Stampa)

Durante la sua visita in Italia, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha incontrato a Palazzo Chigi la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. (LA STAMPA Finanza)

La Nato non programma un intervento diretto ma «abbiamo due compiti: aiutare l’Ucraina e impedire che la guerra si estenda al di là dell’Ucraina». ROMA – Le truppe russe stanno guadagnando terreno» e questo va impedito. (la Repubblica)