Salvini e Renzi al lavoro su due ipotesi per il dopo Silvio

La Repubblica INTERNO

Giocano di sponda, muovono pedine, pianificano strategie nel grande risiko parlamentare, tutto per perseguire un obiettivo comune: un’uscita soft di Silvio Berlusconi dalla partita del Quirinale, una soluzione vantaggiosa per il proprio futuro

contatti tra i due non sono limitati a quella foto, ostentatamente in posa, nel cuore dell’Aula del Senato.

Matteo Salvini e Matteo Renzi vogliono il pallino dell’elezione per il Colle. (La Repubblica)

Su altri giornali

Evocare un «piano b» e per di più sostenere che la legislatura andrebbe avanti anche senza Draghi a palazzo Chigi, fa infuriare Berlusconi. «Ma se Pd e Cinquestelle non partecipano alla quarta votazione, quei voti non ci sono», replica il capo del Carroccio. (Corriere della Sera)

Quello di oggi però non è da considerarsi come unico vertice prima dell'elezione del capo dello Stato. La linea è emersa al termine del vertice del centrodestra che si è tenuto a Villa Grande. " (il Giornale)

Gli chiedono pertanto di sciogliere in senso favorevole la riserva fin qui mantenuta". 14 gennaio 2022 a. a. a. Centrodestra diviso sul governo ma unito su Silvio Berlusconi al Quirinale. (Liberoquotidiano.it)

– un pieno sostegno alla candidatura di Silvio Berlusconi? Sicuramente ci sarà un fronte contrapposto e a quel punto le restanti forze del fronte progressista dovranno proporre una candidatura diversa”. (LaPresse)

Nonostante tutto questo, i leader di centrodestra, praticamente ostaggio del fondatore di Forza Italia, hanno dato il loro assenso all’operazione. Poco dopo ha parlato anche il leader M5s Giuseppe Conte: “Silvio Berlusconi alla Presidenza della Repubblica è per noi un’opzione irricevibile e improponibile. (Il Fatto Quotidiano)

Sicuramente – aggiunge Conte – c’è interesse da parte di tutti quelli che hanno una responsabilità politica ad assicurare continuità nell’azione di governo” Sicuramente ci sarà un fronte contrapposto – risponde Conte – e a quel punto le restanti forze del fronte progressista dovranno proporre una candidatura diversa”. (Il Fatto Quotidiano)