Omicidio a Bicinicco. Ucciso dall'amica con le forbici e l'acido, l'ex compagna: «Aiuteremo nostra figlia, la droga ha rovinato tutto»

ilgazzettino.it INTERNO

Eravamo comunque mamma e papà, adesso cercheremo di dare il meglio a quella che è e resterà comunque nostra figlia. Purtroppo la droga ha spezzato la nostra vita assieme, ma Stefano era una persona buona». Giada Cepile parla con la voce interrotta dai singhiozzi. Una frase, poi prende fiato. Dieci anni di una storia d’amore finita dal 2022 si fanno sentire. Con Stefano Iurigh, Giada Capile ha condiviso tutto. (ilgazzettino.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Lo sballo fece presa su Silvia nell’età dell’adolescenza, da allor… Un’anima persa, convinta di riuscire a gestire la propria vita nonostante da decenni avesse imboccato una strada pericolosa. (Il Messaggero Veneto)

Ma anche le donne che ammazzano gli uomini. Il nostro giornale partner Quotidiano.net racconta nei dettagli: "Lo ha ucciso con un paio di forbici nel corso di una lite, gli ha lanciato sul volto acido muriatico, ha chiamato i soccorsi e ai carabinieri ha confessato l'omicidio, poi ha fatto qualche altra dichiarazione e infine si è chiusa in un silenzio totale. (Casteddu Online)

Si è trincerata in un impenetrabile silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere, la 42enne Silvia Comelli, presunta responsabile del terribile omicidio che ha sconvolto la comunità di Bicinicco, in provincia di Udine. (ilGiornale.it)

Poi lla stessa mano di lei ha inflitto decine di coltellate e colpi di forbici che hanno ucciso sabato sera, Stefano Iurigh, 43enne friulano, mentre si trovava nella sua abitazione di Bicinicco (Udine). (leggo.it)

Il punto sull’omicidio a Bicinicco. “Satana me l’ha ordinato“: secondo quanto trapela, sarebbero queste le prime parole che Silvia Comello avrebbe detto ai carabinieri accorsi sabato sera in via Roma a Bicinicco, dove si è consumato l’omicidio di Stefano Iurigh, il 43enne originario di San Giovanni al Natisone, ucciso a colpi di coltello e forbici al termine di una lite. (Friuli Oggi)

SAN GIOVANNI AL NATISONE. «Stefano era nato e cresciuto qui a Bolzano, era buonissimo. (Il Messaggero Veneto)