Vaccini, la Puglia è prima in Italia, 96% di dosi utilizzate

La Gazzetta del Mezzogiorno INTERNO

La Puglia ha utilizzato il 96% delle sue scorte di vaccini anti Covid ed è la prima regione in Italia nella classifica delle dosi somministrate rispetto a quelle ricevute.

È quanto riportato nell’aggiornamento del ministero della Salute, aggiornato a questa mattina.

La prossime consegna è prevista domani: in Puglia dovrebbero arrivare circa 139mila sieri Pfizer

Nei magazzini sono rimaste solamente circa 100mila dosi: 42mila Astrazeneca, 21mila Pfizer, 6mila J&J e 34mila Moderna. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ne parlano anche altri giornali

36.789 sono i casi attualmente positivi. Sono stati registrati 21 decessi: 9 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 3 in provincia BAT, 2 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Taranto. (Porta di Mare)

203.808 sono i pazienti guariti. Sono stati registrati 21 decessi: 9 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 3 in provincia BAT, 2 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Taranto. (TarantoBuonaSera.it)

Scende ancora il numero complessivo dei contagi nelle carceri pugliesi: sono 69 i positivi registrati fra detenuti, poliziotti e personale amministrativo nelle sette strutture penitenziarie di Altamura, Bari, Foggia, Lecce, San Severo, Taranto e Turi. (La Repubblica)

Sono 36.789 i pugliesi attualmente positivi (838 in meno di ieri), sul totale di 246.901 contagiati dall’inizio della pandemia. Sono stati anche registrati 21 decessi (stesso numero di morti di ieri). (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Nel mese dipotrà ulteriormente accelerare la campagna vaccinale anti-Covid in: secondo quanto riportato nel piano di consegne, delle 20 milioni di dosi di vaccini sono in arrivo nel prossimo mese in Italia e, di questi,sono riservati alla nostra regione. (MolfettaViva)

Domani via alle agende per i nati fra il 1970 e il ‘73 L'allarme di Monopoli (Fimmg): "Poche dosi ai medici di famiglia, noi pronti a fermarci" Lunedì 17 via alle prenotazioni per gli over 40 di Cenzio Di Zanni. (La Repubblica)