Ikea ritira il bicchiere da viaggio: "Può rilasciare sostanze chimiche"

ilGiornale.it ECONOMIA

Allo stesso tempo è iniziato il ritiro dal mercato del prodotto, nonostante il rischio di effetti negativi immediati sulla salute sia molto basso.

Recenti test effettuati sul prodotto hanno indicato che il bicchiere da viaggio può rilasciare livelli di dibutilftalato in quantità superiori ai limiti stabiliti.

L'indagine aperta dall'azienda su Troligtvis ha dimostrato che i bicchieri contrassegnati con la dicitura "Made in India" possono rilasciare sostanze chimiche in quantità superiori ai limiti stabiliti. (ilGiornale.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Ikea, il colosso svedese dell'arredamento, ritira dal mercato il bicchiere da viaggio Troligtvis e invita tutti i clienti che lo hanno acquistato a non utilizzarlo se riporta la dicitura 'Made in India'. (PisaToday)

Ikea, il colosso svedese dell'arredamento, ritira dal mercato il bicchiere da viaggio Troligtvis e invita tutti i clienti che lo hanno acquistato a non utilizzarlo se riporta la dicitura ''Made in India''. (Today)

"Tutti i prodotti Ikea vengono costantemente testati e devono rispettare le norme e le leggi vigenti, oltre che i requisiti interni dell'azienda stessa. Ikea sta invitando tutti i clienti che hanno acquistato un bicchiere da viaggio Troligtvis recante la dicitura "Made in India" a non utilizzarlo. (Fanpage.it)

Di recente Ikea ha ricevuto i risultati di alcuni test che indicano che il bicchiere da viaggio Troligtvis riportante la dicitura “Made In India” può rilasciare livelli di dibutilftalato (DBP) superiori ai limiti stabiliti. (L'HuffPost)

Nella causa presentata dai genitori del bimbo è stato affermato che Ikea fosse perfettamente a conoscenza dei casi di morte provocati dai suoi mobili, senza aver tuttavia preso alcuna misura necessaria di prevenzione di tali rischi. (Sputnik Italia)

L'indagine ha dimostrato che i bicchieri contrassegnati con la dicitura "Made in India" possono presentare il problema segnalato e quindi la società ha deciso di ritirarli dal mercato nonostante il rischio di effetti negativi immediati sulla salute sia molto basso. (la Repubblica)